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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Gioco d'azzardo: vietate le aperture di sale slot nel Comune di Pisa

Introdotto nel Regolamento Urbanistico l'obbligo di rispettare una distanza di 500 metri dai 'luoghi sensibili' per le nuove sale con slot machines. Le 'zone di rispetto' previste di fatto rendono impossibile altre aperture

'Zone di rispetto' inserite nel Regolamento Urbanistico che vietano l'apertura di sale da gioco nel raggio di 500 metri da luoghi sensibili. E' così che il Comune di Pisa procede nel contrasto alle patologie legate al gioco d'azzardo. Dopo le manifestazioni di sensibilizzazione sulle ludopatie si passa ai provvedimenti amministrativi, con un maggiore controllo su chi trasgredisce. Al Servizio per le Tossicodipendenze di Pisa negli ultimi 4 anni si sono rivolte 70 persone affette dalla sindrome del gioco, con molte vittime che non si fanno aiutare. Secondo le stime della Regione ne soffrirebbe una percentuale che va dallo 0,8 all'1,5% della popolazione adulta.

"Abbiamo applicato l'articolo 4 della Legge Regionale 57/13 che impone una fascia di rispetto di 500 metri da luoghi 'sensibili' – ha affermato l'assessore all'urbanistica Ylenia Zambito – che sono scuole, edifici sanitari, chiese, case di riposo, impianti sportivi e cinema. In pratica sarà impossibile individuare un luogo idoneo in tutta la città". Il divieto vale anche per i locali dove le slot-machine possono trovare spazio, ma l'applicazione non è semplice. Spiega il dirigente Dario Franchini che "la legge parla di 'sale gioco' e 'spazi per il gioco' e può essere interpretata in senso più o meno largo. Il problema è che, come già accaduto, i Tar possono invalidare i provvedimenti dei comuni".

L'assessore Marilù Chiofalo anticipa le misure operative: "Quello che sicuramente faremo sarà chiedere alla Regione di applicare gli articoli 10 e 11 che prevedono incentivi economici per chi rinuncia alle 'macchinette mangia soldi' e disincentivi, sotto forma di aumento dell'Irap, per lo 0,1%, a chi non vi rinuncia. La legge per il riordino delle norme sul gioco d'azzardo promossa da Legautonomie è ferma, ma noi non ci arrenderemo e continueremo a sostenerla". Chi ha le slot intanto resta, ma non può ampliare gli spazi dedicati al gioco.

"Il gioco è anche una perfetta macchina per il riciclaggio di denaro sporco – conclude la Chiofalo – per questo aumenteranno i controlli della Polizia Municipale che vigilando sul sull'età minima di chi scommette, aumenterà la 'pressione' intorno a questi luoghi".

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