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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Vigilantes privati a Pisa: il Comune revoca il bando in autotutela

Si ferma il procedimento per l'impiego della vigilanza a presidio di alcuni immobili comunali. Diritti in Comune: "Evidenti forzature della Lega, propaganda sbugiardata"

Il Comune di Pisa ha revocato in autotutela la procedura recante "Affidamento del servizio di vigilanza armata per immobili di proprietà comunale". Si tratta del bando che avrebbe dovuto prevedere i vigilantes a presidio di 12 edifici, con un investimenti del Comune di 27mila euro. La misura era stata criticata in particolare dal gruppo consiliare Diritti in Comune, che aveva parlato anche di "cittadini ingannati" sulle funzioni che sarebbero potute essere assunte dai vigilantes. 

Il provvedimento di revoca è di ieri, 18 settembre. Dal documento si evidenzia come la procedura fosse ancora ad una fase iniziale: "La documentazione da queste (le imprese partecipanti ndr) prodotta (documentazione amministrativa ed offerta economica) non è stata ancora esaminata e, di conseguenza, valutata". Il ripensamento è legato alla necessità di ulteriori specifiche, in quanto è stata "valutata, nelle more della definizione della gara in argomento, l'opportunità di procedere ad un approfondimento circa le prestazioni richieste all'impresa aggiudicataria, sia in termini di tipologia dei servizi richiesti (eventualmente da implementare, nell'ambito di quanto consentito dalla normativa vigente) sia in termini di numero e tipologia degli immobili comunali da sottoporre a vigilanza". Dopo una "disamina tecnica" l'amministrazione "si riserva la facoltà di indire nuova procedura di gara".

Ha spiegato l'assessore alla sicurezza Giovanna Bonanno che "trattandosi di un provvedimento sperimentale, che peraltro consideriamo molto importante sul piano della sicurezza, abbiamo ritenuto opportuno dare maggiore tempo agli uffici di svolgere i necessari approfondimenti tecnico-giuridici. Nelle prossime settimane sarà emanato il nuovo bando che terrà conto dell’esito di detti approfondimenti. Nessun ripensamento, dunque, ma solo la volontà di emettere un atto che sia ancora più efficace e incisivo nel fornire servizi più attinenti ai bisogni del territorio".

"Già nelle scorse settimane - attacca Diritti in Comune - abbiamo sbugiardato la propaganda della Lega, e in primis del deputato Ziello e della assessora Bonanno, sull'utilizzo da parte del Comune di Pisa di guardie private per il controllo del territorio. E oggi tutto questo trova anche una ratifica formale. Si tratta di una nostra importante vittoria contro una giunta che sta facendo della sicurezza solo un business, introducendo provvedimenti che non hanno nulla a che fare né con lo Stato di diritto né con il contrasto alla criminalità, ma tentano unicamente di privatizzare quelle che sono invece funzioni proprie dello Stato".

Federico Giusti per il Sindacato Generale di Base: "Era un bando fatto male, presentato come se i vigilantes intervenissero in strada, aspetto che non è previsto come possibile dalla normativa. Un pastrocchio insomma, che è stato ritirato. Potrà essere definito meglio e riproposto, ma resta chiara l'intenzione di apparire dell'amministrazione, salvo poi prendere cantonate come questa. E' l'ora di ragionare sulla sicurezza in altri termini, non solo con l'impiego di maggiori forze dell'ordine. Noi ne vorremmo il ritiro definitivo: con i soldi dell'incarico alla ditta di vigilanza potremmo assumere l'operaio che manca alla circolazione del traffico invece di esternalizzare il servizio, potremmo assumere personale a tempo determinato per le emergenze come il lavoro nero, che questa amministrazione sembra non volere combattere con la stessa forza con cui affronta le problematiche legate all'abusivismo commerciale".

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