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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Violentava minori promettendo la serie A: arrestato "orco" 75enne

Eseguita giovedì mattina la custodia cautelare in carcere. Accertate 4 giovanissime vittime, ma potrebbero essere di più. L'appello di Procura e Polizia: "Denunciate"

Ha abusato sessualmente per anni di minori in situazioni di disagio. Violenze che andrebbero dal 2010 al 2018, a danno di 13enni. La Squadra Mobile ha arrestato questa mattina, 22 marzo, un 75enne di Pisa, accusato di essere un pedofilo. Quattro le vittime accertate, ma potrebbero essere di più. Fra queste c'è il 19enne morto lo scorso dicembre travolto da un treno, dopo l'incendio di un auto: il mezzo era di proprietà dell'anziano indagato. Il fatto, che ha dato la svolta alle indagini, trova così un motivo, quello della vendetta, purtroppo finita in tragedia.

Il quadro della terribile storia è stato illustrato dal procuratore capo Alessandro Crini insieme alla dirigente della Mobile e vicequestore Rita Sverdigliozzi. Lei stessa ha definito l'uomo "un orco", per la particolare pervicacia nello scegliere e circuire i minori. Il 75enne, operaio in pensione con un passato negli ambienti delle squadre giovanili di calcio locali, si trova adesso in carcere.

L'elemento caratterizzante della sua azione era la promessa di una carriera di successo nel calcio. Così adescava i ragazzini, scelti per i contesti disagiati in cui vivevano, fra difficoltà familiari od economiche. Tutti hanno origini straniere. "Diceva di essere un osservatore di grandi squadre - ha spiegato la dirigente Sverdigliozzi - avvicinava le vittime per strada, carpiva la loro fiducia facendo leva sui loro sogni, poi le portava in zone appartate e li obbligava agli atti sessuali. Questa stessa dinamica è stata quella della prima denuncia che abbiamo ricevuto".

Si tratta di un caso di fine 2016 ha raccontato la vicequestore: "Il ragazzo, diventato maggiorenne, ha visto l'uomo con altri minori, ed ha voluto fare qualcosa per impedire che succedesse ad altri quello che era capitato a lui. E' difficile parlare di un'esperienza del genere, per questo non avevamo altri elementi. Le famiglie dei ragazzi non sapevano nulla, anche perché i minori venivano scelti proprio perché meno seguiti".

La svolta nelle indagini c'è stata nel dicembre del 2017, quando due giovani di 19 anni hanno dato fuoco ad un'auto in zona Riglione. Quella notte uno dei ragazzi, nella fuga dall'atto vandalico, morì travolto da un treno in transito. Il proprietario dell'auto è il 75enne arrestato. "A quel punto il collegamento è stato immediato - ha detto Sverdigliozzi - abbiamo capito che si è trattato di un gesto di rivalsa, perché in quella macchina si sono consumate le violenze, che hanno riguardato gli stessi due ragazzi che hanno eseguito il gesto inconsulto".

Secondo la ricostruzione degli inquirenti infatti i due si conoscevano ed hanno scoperto poi per caso il reciproco terribile passato. "Abbiamo raccolto vari elementi - ha concluso la dirigente della Squadra Mobile - ora vediamo cosa troviamo nel materiale sequestrato durante la perquisizione. Data l'età del soggetto temiamo possano essere di più le vittime, i casi che abbiamo raccolto finora sono di vari periodi, dal 2010 fino ai più recenti del 2018".

Procura e Polizia fanno quindi appello, a chi abbia anche solo il sentore di essere vicino ad una storia simile, di denunciare. "Sono fatti gravissimi - ha commentato il procuratore Crini - risalenti e protratti nel tempo. Sottolineo il tratto di colpire soggetti più deboli, fatti che pesano enormemente sulle personalità dei giovani adescati. E' difficile raccontare, ma l'invito è a non trattenere informazioni che possano essere utili a proseguire le indagini. Quello che viviamo oggi a Pisa e provincia è anche un momento di forte criminalità, la partecipazione della cittadinanza è sempre più importante".

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