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Cronaca

Lutto nella sanità pisana: morto il professor Virgilio Facchini

Aveva 76 anni. I funerali si svolgeranno martedì 23 agosto nella chiesa di Santa Caterina

Sanità pisana in lutto per la morte del professor Virgilio Facchini, deceduto domenica 21 agosto all'età di 76 anni in seguito all'aggravarsi della sua malattia. Facchini, ex direttore dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia 2 e poi direttore dell’UO Materno-infantile al S. Chiara, era andato in pensione nel 2007. Aveva fatto nascere tantissimi pisani e sarà ricordato anche per il suo grande cuore. Era stato anche presidente del Centro per la Vita.
La camera ardente è stata allestita nella sua casa di Piazza D'Ancona, mentre i funerali si svolgeranno martedì 23 agosto alle ore 15 nella chiesa di Santa Caterina.

L’Azienda ospedaliero-universitaria pisana si stringe con affetto alla famiglia del professor Virgilio Facchini esprimendo il più sentito cordoglio per la perdita di una figura importante per l’ostetricia e la ginecologia pisana.
"Grande ostetrico dotato di abilità tecniche veramente notevoli - ricordano dall'Aoup - aveva una lunga e consolidata esperienza nella chirurgia oncologica e nelle gravidanze a rischio, rappresentando un punto di riferimento per le pazienti anche da fuori Toscana. Importante anche la sua carriera universitaria – era docente di ostetricia e ginecologia all’Università di Pisa – è stato autore di numerosi lavori scientifici nel settore della ginecologia oncologica. Imponente nella figura e nel portamento, apparentemente burbero, era invece un 'gigante buono', come lo definiscono i suoi ex allievi e colleghi, dotato di una grande umanità e generosità, testimoniata dalle tante iniziative benefiche a favore dei più sfortunati che tutta la città ricorda. E possedeva anche una grande autoironia, riuscendo sempre a sdrammatizzare, anche nelle situazioni cliniche più delicate, e ad alleviare i carichi di lavoro del suo staff con le sue battute, portando una parola di conforto alle sue pazienti che, talvolta inizialmente impressionate dalla sua mole, gli riconoscevano al contrario una delicatezza professionale e una sensibilità non comuni".

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