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Sant'Anna, forte legame con la Svezia: ambasciatrice in visita alla Scuola

Dal robot lampreda al genoma dell’abete, Italia e Svezia unite nel nome della ricerca e grazie al Sant’Anna. L'ambasciatrice Ruth Jacoby, presente a Pisa per l'inaugurazione del punto vendita Ikea, ha conosciuto la realtà della prestigiosa scuola pisana

Il legame fra Toscana, Pisa in particolare, e Svezia non passa soltanto attraverso IKEA, che oggi ha inaugurato il punto vendita nella città della torre pendente, ma è reso più forte grazie anche a brevetti congiunti, progetti di ricerca (essenzialmente europei), collaborazioni (alcune più recenti, altre in corso da anni) fra la Scuola Superiore Sant’Anna e le istituzioni di ricerca del paese nordico. Queste attività sono state illustrate oggi all’ambasciatrice svedese a Roma, Ruth Jacoby, che, in occasione della sua visita a Pisa per partecipare alla cerimonia di apertura del punto vendita della multinazionale, ha visitato la Scuola Superiore Sant’Anna, testimoniando così la vicinanza fra il Sant’Anna e il mondo della ricerca svedese.

L’ambasciatrice a Roma, Jacoby, ha ricevuto il benvenuto del rettore Pierdomenico Perata, del suo delegato alle relazioni internazionali Pietro Tonutti, del direttore generale Luca Bardi e si è incontrata con i docenti e con i ricercatori degli Istituti che hanno attivato iniziative congiunte con atenei e con centri di ricerca svedesi, iniziative che possono essere sintetizzate in alcuni numeri di massima, utili a rendere l’idea: risultano attivi 10 progetti, 6 attività e sono stati registrati quasi 10 brevetti in maniera congiunta, con uno dei brand svedesi per eccellenza, Ericsson.

Telecomunicazioni, Informatica, Biorobotica, Genomica sono i settori che maggiormente beneficiano delle partnership con la Svezia. E nelle attività congiunte con il paese nordico la Scuola Superiore Sant’Anna si è distinta per essere stata uno dei primi atenei ad attivarle. Sin dall’inizio degli anni Duemila, infatti, l’attuale Istituto Tecip (Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione, della Percezione) ha avviato una forte collaborazione con l’odierna Ericsson, dedicando particolare attenzione ai sistemi di comunicazione ottica. Oggi la collaborazione prosegue con successo e si sostanzia, per fare un esempio, nel laboratorio congiunto con Ericsson che ha sede all’interno del Tecip, nell’area di San Cataldo a Pisa, e che ha portato a brevetti e ad attività congiunte, con risultati che hanno portato la multinazionale e il Sant’Anna a risultati eccezionali.

Durante l’incontro con l’ambasciatrice Jacoby, i ricercatori del Tecip Enrico Bini, che fra l’altro ha trascorso un periodo di studio e ricerca proprio in Svezia, e Luca Valcarenghi hanno presentato alcune collaborazioni, per l’informatica e per l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse energetiche nei sistemi Ict. Progetti europei che vedono la partecipazione di istituzioni svedesi interessano l’Istituto di Biorobotica, di cui si è fatto portavoce il ricercatore Calogero Oddo, e che spaziano dalle protesi innovative di arto, che possono restituire anche sensazioni tattili, sino ai robot bioispirati, come quelli che hanno preso a modello la lampreda (anguilla). L’Istituto di Scienze della Vita, attraverso il ricercatore Andrea Zuccolo, vanta invece una collaborazione per ricavare il genoma dell’abete e, in particolare, di quelli usati comunemente per addobbare l’albero di Natale.

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