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Economia

Accesso al credito: aperto un canale agevolato per l'imprenditoria femminile e giovanile

Confesercenti lancia l'allarme sulle difficoltà del settore e annuncia l'apertura di un canale di credito a tasso zero con la Regione Toscana

"Mai come in questo periodo l’accesso al credito per le piccole e medie imprese è diventato quasi impossibile. I dati resi noti dalla Camera di Commercio di Pisa sono emblematici, con una riduzione del 3%, peggior risultato da inizio 2012. Camera di commercio che, a causa della riforma approvata lo scorso anno, non potrà più intervenire per agevolare l’accesso".

A lanciare l’allarme è la Confesercenti con il suo responsabile area pisana Simone Romoli, in particolare proprio sul ruolo che l'ente camerale non può più svolgere. "Adesso tutto il peso è sulle associazioni e sui loro consorzi fidi non potendo più la Camera di Commercio coprire l'abbattimento dei tassi - dice ancora Romoli - diventa quindi fondamentale il nostro ruolo nel saper cogliere le opportunità ad esempio dalla Regione e soprattutto negoziare con le banche strumenti convenienti".

A proposito di Regione Toscana, Confesercenti annuncia l'apertura di un canale di credito a tasso zero proprio con la Regione. "Dal 1° marzo sono disponibili importanti misure per un finanziamento a tasso zero della Regione - spiega il responsabile credito di Confesercenti Toscana Nord Francesco Biagioni - dedicato all'imprenditoria femminile e giovanile. Tra i beneficiari dei provvedimenti figurano micro e piccole imprese giovanili e femminili la cui costituzione sia avvenuta nel corso dei due anni precedenti la data di presentazione della domanda di accesso all'agevolazione, che abbiano sede in Toscana. Il costo del progetto deve essere contenuto tra 8 e 35mila euro. L'agevolazione viene concessa nella forma di finanziamento agevolato a tasso zero, nella misura del 70% del costo totale ammissibile, ovvero un importo non superiore a 24.500 euro. La durata del finanziamento è di 7 anni".

Ancora Biagioni: "Sono ammissibili due tipi di spese: per investimenti e capitale. Nel primo caso, ad esempio, per impianti, macchinari, attrezzature e altri beni funzionali all'attività di impresa. Oppure per opere murarie connesse all'investimento, quest'ultime nel limite del 50% delle stesse. O ancora per beni immateriali attivi, diversi da quelli materiali o finanziari che consistono in diritti di brevetti, licenze (esclusa l’autorizzazione a svolgere l'attività), know how o altre forme di proprietà intellettuale. Nella misura del 30%, invece, per spese di costituzione così come definite dal Codice Civile, spese generali (utenze e affitto), scorte".

La conclusione di Simone Romoli: "I nostri uffici sono a disposizione per la compilazione della pratica che può essere inviata solo per via telematica utilizzando la piattaforma web del sito www.toscanamuove.it. La proposta per accedere al finanziamento (fino ad esaurimento) deve comprendere una relazione descrittiva del progetto, il prospetto dei costi per voci di spesa, il piano finanziario (fonti/impieghi) e la cash flow (tabella)".

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