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Aeroporto, Ryanair apre a Firenze: "Con la pista più lunga valuteremo"

I vertici della compagnia: "Firenze un'opportunità non certo una minaccia". La presenza su Pisa, almeno per il momento, non sarebbe però in discussione: "La nostra storia dimostra come sia possibile integrare anche scali molto vicini"

"Al momento la pista di Peretola non è abbastanza lunga per far atterrare i nostri aeromobili. Sappiamo però che al riguardo esiste un progetto di ampliamento. Se e quando questo progetto dovesse essere realizzato allora faremo le nostre valutazioni". Lo ha detto questo pomeriggio David O'Brien, chief commercial officer di Ryanair durante la conferenza stampa di presentazione della programmazione estiva 2016 da Pisa targata Ryanair. Una conferenza stampa durante la quale a tenere banco è stata soprattutto la fusione tra l'aeroporto di Pisa e quello di Firenze e come questa fusione possa influenzare le scelte industriali del colosso del low cost.

I vertici della compagnia non escludono la possibilità di operare su Firenze ma fanno capire che, almeno per il momento, la presenza di Ryanair su Pisa non sarebbe in discussione . "L'aeroporto di Firenze - ha detto John Alborante, sales & marketing manager Ryanair per l’Italia - per noi rappresenta un'opportunità, non certo una minaccia. In questo momento la nostra presenza su Pisa è confermata ed anzi continua a crescere. In futuro faremo ovviamente le nostre valutazioni ma la nostra storia dimostra come sia possibile integrare anche scali molto vicini. A Roma, ad esempio, la compagnia opera sia su Fiumicino che su Ciampino, sviluppando entrambe le tratte e aumentando il numero di passeggeri".

Ryanair si dichiara contraria alle fusioni. "In generale - ha detto O'Brien - come compagnia siamo contrari ai sistemi aeroportuali perchè siamo fortemente convinti che sia la competizione a stimolare il mercato. Per questo vediamo come un rischio, ad esempio, anche la fusione tra Malpensa e l'aeroporto di Bergamo. Il caso di Pisa e Firenze per noi rappresenta però un'eccezione, perchè abbiamo grande fiducia nel management dei due aeroporti e grande stima nella persona di Gina Giani". Secondo O'Brien sarebbero altri i pericoli per il sistema aeroportuale italiano. "Innanzi tutto - ha detto - il decreto 'Destinazione Italia', approvato lo scorso anno. Un decreto che di fatto rende difficile per gli aeroporti fare business con i voli low cost".

Secondo l'ad di Toscana Aeroproti, Gina Giani, la fusione tra Pisa e Firenze sarebbe invece stata necessaria. "In uno scenario così competitivo - ha detto la Giani - aeroporti piccoli come quello di Pisa rischiano di essere schiacciati se non iniziano a ragionare in una logica di insieme. La logica non deve più essere 'noi o loro' ma 'noi e loro'. Bisogna pensare a Pisa, Firenze, Lucca, Livorno e via dicendo come ad un'unica grande città servità da due aeroporti, con il cliente libero di scegliere lo scalo a lui più congeniale in base alle sue esigenze di viaggio. Bisogna insomma specializzare e sviluppare parallelamente i due aeroporti: Pisa per i voli low cost e Firenze per i voli di alta fascia e quelli intercontinentali".

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