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Ikea: il sindaco di Pontedera "bacchetta" gli amministratori pisani

Dopo l'annuncio che Ikea assumerà personale residente nei sei comuni dell'area pisana, il primo cittadino pontederese chiede spiegazioni: "Attenzione a porre criteri di questo tipo, sono lontani dai valori della Toscana"

Sorpreso dalla notizia che Ikea assumerà personale residente al massimo a 20 minuti di distanza dal punto vendita il sindaco di Pontedera Simone Millozzi, che ha visto così escludere la sua città dalle nuove ooportunità lavorative che il colosso dell'arredamento offrirà. "Sono rimasto sorpreso leggendo dai quotidiani la notizia, di cui sembra si siano fatti portatori gli amministratori comunali pisani, che Ikea assumerà nel nuovo centro commerciale persone residenti nei comuni dell’area pisana - afferma il primo cittadino Simone Millozzi - non voglio aprire una polemica ma una riflessione è necessaria. Con questa logica gli abitanti, ad esempio, di Pontedera e della Valdera non potrebbero lavorare all’Ikea, neppure dando la disponibilità a trasferirsi dopo assunti? Eppure è noto a tutti che questo territorio è parte della provincia di Pisa ed è compreso nei 68 comuni del bacino di vendita previsto dallo stesso colosso svedese". Inoltre Millozzi porta a sostegno del suo punto di vista lo studio reso noto nelle scorse settimane in cui veniva analizzata la ricaduta sul territorio dopo l'insediamento del negozio di arredamento. Un bilancio senza dubbio positivo, con nuovi posti di lavoro, ma che comunque andrà inevitabilmente a minare l'occupazione ad esempio in mobilifici già presenti in provincia. Ebbene una delle aree, in cui gli effetti di Ikea si sentiranno anche in negativo, è senza dubbio la Valdera.

"Va detto anche che pure la Regione Toscana e la Provincia di Pisa hanno avuto un ruolo importante nella determinazione della scelta dell’insediamento di Ikea a Pisa - prosegue il sindaco Millozzi - l’area dei Navicelli è territorio anche della Toscana; o no? Pisa utilizza anche fondi toscani per le necessarie infrastrutture dell’area, o no? Ritengo quindi che sia ingiustificato un ragionamento di selezione del personale di questo tipo, fuori dai tempi moderni e lontano dai valori della nostra stessa Toscana: valori di solidarietà, di comunanza, di attenzione ai bisogni e alle competenze prima che al luogo di residenza o di nascita. Pontedera e la Valdera sono territori che hanno sempre avuto una forte vocazione industriale. Gran parte del tessuto industriale di questa provincia è nella nostra zona, un tessuto che, per forza di cose, trattandosi di industrie, ha anche avuto un notevole impatto ambientale e urbanistico. Nelle industrie di Pontedera e della Valdera lavorano una gran quantità di residenti a Pisa e in altre zone della Toscana".

"Non si può fare una selezione a priori - conclude il sindaco di Pontedera - attenzione a porre criteri di questo tipo. Sono lontani,  e lo dico senza polemica, dai valori stessi anche delle forze di centrosinistra che governano gli enti locali di questa zona. Mi auguro quindi che questi criteri siano smentiti dall’azienda e chiariti dagli amministratori pisani che li hanno annunciati sulla stampa".

 

 

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