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Economia

In meno di due anni under 30 aprono due negozi in centro: il digitale che funziona

Alberto, Bernardo e Piergiorgio sono cresciuti a Pisa e dopo aver aperto nel 2017 'Beapple' hanno lanciato sempre in Borgo Largo 'Bedifferent'

Un incontro fortuito in ambito lavorativo e, dopo circa un anno, la società insieme ed il primo negozio. Dopo ancora un anno il bis. E' la storia imprenditoriale di successo di Alberto Furia, Piergiorgio Morelli e Bernardo Mascellani, i titolari di 'Beapple' in via Oberdan, che da sabato scorso hanno inaugurato un nuovo punto vendita vicino al precedente (civici 33 e 35): 'Bedifferent'. Due intuizioni diverse, ma collegate: dal mercato dei prodotti ricondizionati (usati rimessi a nuovo), alla personalizzazione degli accessori tecnologici, sempre più 'parte integrante' della personalità di ognuno di noi.

Tutti e tre sono cresciuti a Pisa e sono under 30. Il più giovane è Bernardo, direttore finanziario, 25 anni. "Ci siamo conosciuti nel 2015 - racconta - loro avevano un'altra attività, io ero un loro fornitore. Alberto rispose ad un mio annuncio messo su Subito.it. Così è nato il contatto e dopo un anno e mezzo abbiamo lanciato il nostro primo progetto". La sfida fu replicare in città un modello di business in voga all'estero, meno in Italia. "Io trattavo già da alcuni anni il mercato dei telefoni ricondizionati, abbiamo capito che era il momento giusto per provarci. Si sono unite varie circostanze positive: il fatto che ci sia più interesse nel voler risparmiare su prodotti di alta qualità, il fatto che si riduca l'inquinamento e lo sfruttamento in termini di risorse, fattori che uniti all'attenzione al cliente ci permette di avere buoni risultati. Si vede dalle tante recensioni positive che riceviamo".

E quindi il passo successivo: il 'nuovo' mercato degli accessori personalizzati. "Telefoni, tablet, alla lunga annoiano, sono sempre gli stessi. Per questo c'è l'interesse ad avere personalizzazioni, come le cover, il prodotto più conosciuto. Ci siamo buttati nel settore, ci piaceva l'idea di rendere condivisibile la propria unicità. Ecco quindi che offriamo ogni tipo di customizzazione di cover o prodotti in alluminio o vetro, insomma di qualsiasi materiale o superficie piana. Facciamo anche incisioni". Una scommessa da vincere, ma la preparazione promette bene: "Abbiamo fatto due indagini di mercato. Una interna, basata sui clienti, oltre 10mila. Più un'altra, fatta con un'agenzia, sulla zona pisana e con Google, si notano ad esempio migliaia di ricerche in questo senso. Staremo a vedere, adesso puntiamo a farci conoscere attraverso i social network e con il passaparola".

Social, internet e pubblicità online. Il digitale non è solo un settore, ma un veicolo di business. Lo dimostrano anche le varie collaborazioni in cantiere. "Abbiamo stretto un accordo con la nota pagina Facebook 'Il Superuovo', per il quale abbiamo creato le cover ufficiali. Altre sono da chiudere. Siamo anche partner del Pisa Sporting Club". Un altro elemento è l'attenzione alle possibilità di finanziamento che gli enti pubblici offrono: "Da aprile scorso abbiamo intercettato qualcosa come 10mila euro grazie ai voucher della Camera di Commercio - Fondazione ISI sulla digitalizzazione, poi ci sono altri bandi della Regione Toscana e Giovanisì. Sono fondi che ti permettono di rientrare di spese che puoi dopo liberare per altri investimenti". E il successo porta anche lavoro: "Abbiamo tre dipendenti, due assunti per il nuovo negozio a tempo indeterminato". 

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