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Commercio, giù la saracinesca per 90 negozi di vicinato: "Boom di bar e ristoranti"

La fotografia del Centro Studi Confcommercio conferma, come sottolinea l'associazione di categoria,"l'inesorabile processo di desertificazione commerciale". Documento #Primaleimprese rivolto alle forze politiche

Novanta negozi al dettaglio spariti negli ultimi dieci anni a Pisa, un dato che si traduce in un calo percentuale del 9,5%. E' questo il dato che più colpisce dell'analisi del Centro Studi di Confcommercio sull'evoluzione delle attività commerciali, turistiche e dei servizi nella città della Torre. “Questa fotografia è una triste e oggettiva conferma di quell'inesorabile processo di desertificazione commerciale che come associazione denunciamo invano da anni - commenta la presidente di ConfcommercioPisa Federica Grassini - se pensiamo che il piano del commercio di Pisa risale al 2001, ci rendiamo conto della distanza siderale che intercorre tra la politica e l'economia reale. Un saldo negativo di novanta saracinesche chiuse è il segnale di un impoverimento quantitativo ma anche qualititativo, a causa della chiusura di molte attività storiche. Sono spariti soprattutto negozi tradizionali, come quelli alimentari, dell'abbigliamento, librerie, mobili e ferramenta. E certo non può consolare l'esplosione di bar e ristoranti, negli ultimi dieci anni cresciuti del 25%, con più di un'ombra sotto l'aspetto qualititativo. Come associazione siamo stati tra i maggiori fautori dell'ordinanza di blocco delle nuove aperture in centro storico per pubblici esercizi e attività di somministrazione, anche se questo provvedimento è stato preso quando ormai gran parte del danno delle liberalizzazioni selvagge era stato fatto”.

A complicare la situazione non solo il progressivo invecchiamento della popolazione. “Al crescere dell'età media della popolazione, si riduce anche il numero di negozi - spiega il direttore di ConfcommercioPisa Federico Pieragnoli - ma anche gli alti canoni di locazione che inducono i commercianti a spostarsi sempre di più verso le periferie, per non parlare dei molti altri problemi che affliggono nello specifico il centro storico di Pisa”.

Per reagire a tutto questo, per rigenerare il tessuto commerciale e riqualificare il centro storico, ConfcommercioPisa ha stilato un documento ad hoc #primaleimprese rivolto alle forze politiche impegnate nelle elezioni. Si tratta di un appello in otto punti, per salvaguardare e rilanciare uno dei centri storici più antichi e conosciuti al mondo, così suddiviso: Sicurezza, Degrado, Abusivismo e Contraffazione, Movida, Tasse Locali, Turismo, Aeroporto e Pisa Mover, Litorale Pisano.

SCARICA IL DOCUMENTO #PRIMA LE IMPRESE

comune di pisa commercio 2008-2017-2

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