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Economia

CNA: “Ikea deve servire a creare un indotto”. Si convochi un tavolo con Ikea e le categorie produttive

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Adesso serve davvero un tavolo con enti locali e imprese con l’Ikea per massimizzare la ricaduta sul nostro territorio del gruppo svedese.
Ikea può essere un elemento per rivitalizzare le produzioni delle filiere del legno e dell’arredamento e può servire a creare un vero e proprio nuovo indotto.
La CNA è pienamente disponibile, come già detto più volte in passato, a dare contributi e individuare progetti e percorsi in questa direzione.
Anzi vogliamo partire prima possibile con l’idea lanciata da Filippeschi di “fare approfondimenti” sulle varie questioni legate all’avvento di Ikea e crediamo sia buona l’idea di creare un luogo di confronto su questi temi lanciata dal Sindaco Filippeschi quando rammenta “la volontà .… di proporre opportunità per la realizzazione di produzioni che interessino le esigenze commerciali della società Ikea, in larga scala e per tipicità territoriali”.
Per il successo dell’operazione Ikea crediamo infatti che sia indispensabile un coinvolgimento pieno di tutte la categorie produttive che possono avere come sbocco finale Ikea. Infatti oltre a garantire uno sbocco occupazionale diretto, siamo convinti che sia decisivo creare legami e rapporti di fornitura con la nostra realtà manifatturiera nel settore mobile arredo e anche con l’artigianato artistico.

Non sono fantasie infatti pensare che dall’accostamento di una città simbolo come Pisa al marchio Ikea riconosciuto in tutto il continente possano nascere anche idee e prodotti nuovi che possano sfruttare il grande potenziale comunicativo che un simile connubio è in grado di evocare.
Del resto se il modello Ikea, per intenderci, si è affermato in tutta Europa, ci sono dei motivi. E Pisa non è da meno quanto a fama e potenzialità da esprimere da ogni punto di vista. Dal punto di vista delle imprese manifatturiere è questa una ottima occasione per provare davvero a fare rete, poiché per avere rapporti proficui con Ikea è necessario essere capaci di fare economie di scale garantire volumi produttivi che i singoli difficilmente possono sostenere. Tanto più che Ikea non è in diretta concorrenza con le  produzioni tipiche della nostra provincia dell’arredamento di alta gamma, di elevata qualità, di produzioni su misura o su piccolissime serie. Quindi l’obiettivo è aggiungere valore al territorio pisano ed evitare sottrazioni.
La nostra associazione raccoglie piccoli imprenditori e artigiani è impegnata in prima linea per difendere da un lato il principio che “piccolo è bello” -ma lo è perché è efficiente e flessibile-, dall’altro però raccomandiamo e mettiamo in campo progetti di alleanze, di filiere, di consorzi, per superare i limiti delle piccola dimensione: cioè prendere i vantaggi senza gli svantaggi.
E i risultati non dipenderanno solo da Ikea.

ANDREA ZAVANELLA
PRESIDENTE CNA PISA

 

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