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Economia

Classifica sulla qualità della vita, il sindaco: "Si tratta di dati provinciali"

Il primo cittadino analizza la classifica pubblicata come da tradizione da Il Sole 24 Ore, soffermandosi sui lati positivi e sul nodo sicurezza

"Le classifiche sulla Qualità della vita pubblicate ogni anno dal Sole 24 Ore, come analoghe graduatorie uscite nei giorni scorsi, vanno prese come uno stimolo a lavorare meglio, anche se non tutte le dinamiche di una società complessa sono riconducibili a meri valori numerici". Così il sindaco di Pisa Marco Filippeschi riguardo alle pagelle pubblicate ieri, martedì 13 dicembre, dal Sole 24 Ore. "La Provincia di Pisa, perchè delle Province si tratta, si posiziona quest’anno alla 31ª posizione - spiegano in una nota dal Comune - l’anno scorso era al 22° posto, mentre nel 2014 al 29°. Si sottolinea che si tratta di dati provinciali e non incentrati sul solo capoluogo, che, come si sa, rappresenta demograficamente meno di un quarto dell’intera provincia. Un territorio, quello provinciale, molto eterogeneo ed esteso e quindi ancor meno identificabile con valori numerici univoci. Altro elemento da tenere presente è che dei 42 parametri utilizzati dalle classifiche, ben 19 sono stati cambiati rispetto ad un anno fa".

Il sindaco mette poi in rilievo tre aspetti che giudica importanti. Il primo riguarda l’innovazione e il lavoro. "Il dato dell'occupazione totale segna un avanzamento di ben 21 posizioni (dalla 37esima alla 16esima) - afferma - contestualmente la provincia di Pisa è ai vertici nelle classifiche sulla propensione a investire (14° posto), sulle nuove startup innovative (9°) e sui nuovi brevetti (11°). Crescita della occupazione e innovazione vanno quindi di pari passo".

Il secondo aspetto riguarda la cultura. "La provincia di Pisa - prosegue il primo cittadino - continua a scalare posizioni, arrivando al 17° posto. Era al 27° un anno fa e al 29° nel 2014. Vedere il dato degli ingressi totali agli spettacoli impennarsi dal 43° al 16° posto è incoraggiante, segno di una società vivace, di una ottima presenza di strutture (teatri e cinema in primis), di una politica che sa far leva sulla offerta incontrando una reale domanda".

Il terzo elemento, questo critico, è quello della sicurezza. "Non basta, ma incoraggia, il piccolo passo avanti di questi ultimi due anni - afferma il primo cittadino - dal 94° del 2014, si è passati al 91° dell’anno scorso, all’86° di quest’anno. La tendenza è positiva, ma la nostra provincia rimane nella parte bassa della classifica. E’ del tutto evidente che sono giustificate le ripetute richieste di rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine. Il Comune di Pisa ha per esempio previsto 11 nuove assunzioni di vigili urbani e so che altri Comuni si stanno attrezzando analogamente. Ma vedo anche bene l’impegno del prefetto e delle forze dell’ordine per prevenire e reprimere i reati più odiosi e le situazioni che generano chiara insicurezza fra i cittadini. Ma - conclude il sindaco - serve l’impegno di tutti, a partire dal nuovo governo in corso di formazione, deve essere maggiore e più puntuale. Pisa va trattata per quello che è: una città speciale, attraversata da fenomeni da realtà metropolitana".

E ancora: "Un ultimo appunto va fatto sulla classifica relativa al sostegno dei Comuni alle politiche sociali, che posiziona Pisa solo al 90° posto con 19,81 € di spesa sociale procapite". Si tratta ad avviso degli uffici, di un dato attinto da voci di bilancio non corrette, poiché anche solo per il Comune di Pisa, e vale lo stesso per quasi tutti i Comuni della provincia, il dato procapite della spesa sociale è almeno 4 volte tanto. "Approfondiremo" conclude Filippeschi.

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