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Economia

Agriturismi, Coldiretti lancia l'allarme: "Disdetto il 60% delle prenotazioni"

Questi i numeri fatti registrare dalle strutture ricettive della provincia di Pisa. L'associazione di categoria: "Stagione da profondo rosso"

Il 45% di prenotazioni in meno e un tasso di disdetta pari al 60%. Sono i numeri fatti registrare dal 28 febbraio scorso dagli agriturismi della provincia di Pisa. A renderli noti, Coldiretti Toscana e l’associazione agrituristica Terranostra che hanno raccolto le segnalazioni delle strutture operanti in Toscana. Secondo Coldiretti si tratta di "stagione turistica da profondo rosso a causa della diffusione del Corononavirus e delle misure sanitarie di prevenzione e di contenimento del contagio". Una situazione che, spiega l'associazione di categoria, "sta colpendo duramente la nostra Regione una delle più turistiche d’Italia, che negli agriturismi registra un numero medio di disdette pari al 53% con punte fino al 70% in alcune province e il 65% di mancate prenotazioni, con punte fino al 90%". 

"Lo scenario è a tinte fosche - commenta Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana - per gli agriturismi, le aziende florovivaistiche e agroalimentari perché il momento di criticità non accenna a rientrare, il mercato interno ed internazionale è fermo e le strutture agrituristiche risultano già drammaticamente vuote. E’ necessario che il Governo riconosca la Cassa integrazione in deroga per tutte quelle aziende alle quali non si applicano gli ammortizzatori sociali esistenti, l’estensione e la proroga anche alla Toscana delle misure fiscali e tributarie, la sospensione almeno fino al 30 settembre 2020 dei pagamenti dei contributi previdenziali e delle imposte dirette e indirette anche locali, la sospensione del pagamento delle rate dei mutui bancari e dei relativi interessi".

"Sul fronte delle mancate prenotazioni - afferma Luca Serafini, presidente di Terranostra Toscana - lo scenario peggiore si registra Massa Carrara, Pistoia, Lucca e Grosseto, mentre le disdette piovono copiose principalmente a Firenze, Grosseto e Pistoia. I nostri operatori agrituristici stanno segnalando anche numerose disdette per il servizio di ristorazione, collegato alla ricettività negli alberghi dove le cancellazioni si stanno moltiplicando. Lo stop di importanti fiere sta facendo il resto. Le disdette stanno arrivando da Paesi quali Canada e USA, ma anche Belgio, Olanda, Germania e Paesi Scandinavi, a cui i nostri agriturismi rispondono offrendo la possibilità di slittare il periodo di vacanza in periodi successivi, in modo da conservare la fiducia dei clienti”.

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