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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Lavoro: continua a novembre la crescita della domanda di personale nella provincia di Pisa

Rimangono le criticità nel reperimento di figure professionali specializzate

Sono quasi 6.700 i lavoratori che le imprese delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa hanno programmato di assumere nel mese di novembre 2023. Si tratta di un incremento del 13%, in valore assoluto +760 unità, rispetto al medesimo periodo del 2022. A crescere è soprattutto la domanda nell’industria manifatturiera e nei servizi: con il periodo natalizio alle porte si osservano i primi aumenti nella richiesta di personale nel settore commerciale e in quello turistico (alloggio e ristorazione). Si evidenzia un deciso aumento nelle assunzioni di personale avente come titolo di studio la qualifica di formazione o il diploma professionale.

Resta rilevante il mismatch tra domanda e offerta di lavoro che a novembre si porta al 56% nel complesso dell’Area. Le imprese pisane incontrano difficoltà di reperimento per il 56% delle assunzioni, con valori che arrivano a 8 assunzioni difficili ogni 10 richieste per i conduttori di veicoli e per gli operai specializzati nell’edilizia. A dirlo è il Sistema informativo Excelsior: un’indagine nazionale che fornisce dati su base provinciale realizzata da Unioncamere in collaborazione con ANPAL ed elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche - ISR.

"Sebbene la crescita della domanda di lavoro rappresenti un segnale positivo per la nostra economia - afferma Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest - resta alta l’attenzione sul tema dei posti vacanti, che ormai superano stabilmente il 50% delle posizioni offerte. Come Camera di Commercio, stiamo lavorando soprattutto con i giovani, cercando di far loro comprendere l’importanza della scelta dei percorsi di studio sul proprio percorso professionale. Oltre alla produzione di materiali informativi e all’attività di orientamento per gli studenti e le loro famiglie, il prossimo 6 dicembre, assieme alla Fondazione ISI, consegneremo ad alcuni Istituti scolastici delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa il Premio Storie di Alternanza. Si tratta di un riconoscimento pensato per valorizzare i percorsi realizzati dagli studenti che hanno vissuto una prima esperienza significativa a contatto con il mondo del lavoro".

La situazione a Pisa e provincia

Aumenta a novembre la domanda di lavoro delle imprese pisane con dipendenti, segnando un +7% (+200 unità) rispetto a novembre 2022, per un totale di 2.950 entrate in programma nel mese. Delle assunzioni previste dalle imprese pisane il 40% (1.110 unità) sono riferite al settore dell’industria, in aumento del +18% (+170 unità), mentre il restante 60% (1.840 unità) interessano le imprese dei servizi, in lieve crescita di un +2% (+30 unità). Le imprese della provincia di Pisa dichiarano di riservare ai giovani con meno di 30 anni una quota pari al 33% del totale delle assunzioni, e per il 19% delle posizioni le aziende programmano di assumere personale immigrato.

Le assunzioni programmate dalle aziende pisane a novembre saranno con contratto stabile nel 25% dei casi, a tempo indeterminato per il 20% e di apprendistato per il 5%. Nei contratti a termine, previsti per il 75% delle entrate, il tempo determinato raggiunge la quota del 48%, i contratti di somministrazione il 19% e gli altri contratti il restante 8%.

MISMATCH TRA DOMANDA E OFFERTA. Continua ad ampliarsi il divario tra domanda e offerta di lavoro: le difficoltà nel
reperimento dei profili richiesti da parte delle aziende pisane arrivano a interessare il 56% delle posizioni lavorative offerte, tre punti percentuali in più rispetto a novembre 2022. La difficoltà di reperimento di personale si è accentuata nell’ultimo anno, quando al livello più basso raggiunto nel mese di giugno (41%) sono seguiti aumenti costanti; il mese di luglio è passato al 48% (dal 40% nel 2022), mentre agosto al 55% (dal 46% del 2022).

Inoltre, il trimestre settembre-novembre ha ulteriormente consolidato la difficoltà di reperimento di personale, che si è attestata su valori mediamente superiori al 57%, ovvero ogni 10 assunzioni programmate dalle imprese pisane ben 6 faticano a trovare riscontro sul mercato del lavoro. A novembre 2023 tra i motivi dichiarati dalle imprese il più rilevante è la mancanza di candidati (36%), seguita dalla preparazione inadeguata degli stessi (16%), valori entrambi in ascesa di due punti percentuali rispetto all’anno precedente.

DIFFICOLTA' NEL CAMPO ECONOMICO, SANITARIO E INFORMATICO. Le imprese pisane a novembre hanno programmato di assumere personale laureato per circa 330 unità, nonostante una difficoltà di reperimento del 55%: pertanto più di una assunzione ogni due rischia di non essere realizzata. Tra i diversi indirizzi di studio universitari il più richiesto è quello economico (90 assunzioni previste), con una difficoltà di reperimento che sale al 66%. Seguono, tutti con 30 entrate previste, l’indirizzo insegnamento e formazione, con difficoltà di reperimento bassa (27%), e gli indirizzi scienze matematiche, fisiche e informatiche e sanitario e paramedico, entrambi con difficoltà di reperimento elevate (rispettivamente 61% e 66%).

Per quanto concerne gli ITS, sono senz’altro da segnalare le difficoltà affrontate dalle imprese (88%) per il reperimento di 30 diplomati. La domanda delle aziende pisane di personale in possesso di diploma di scuola secondaria si ferma a 860 unità, con difficoltà di assunzione segnalate dagli imprenditori nel 55% dei casi. Gli indirizzi più ricercati tra i diplomi secondari sono amministrazione, finanza e marketing (210 entrate), con un livello di reperimento soddisfacente (otto richieste su dieci trovano compimento), seguito dal socio sanitario con 120 entrate e da quello turismo, enogastronomia e ospitalità con 110: in entrambi i casi la distanza tra domanda e offerta di lavoro si attesta al 55% circa.

Le richieste di personale in possesso di qualifica o diploma professionale raggiungono le 1.120 unità a novembre e rappresentano il titolo di studio dove è concentrata la richiesta maggiore da parte delle imprese pisane (38% del totale circa). Le difficoltà segnalate per assumere personale con questi titoli di studio sono particolarmente elevate e pari al 58%. La quota maggiore di ingressi è appannaggio degli indirizzi sistemi e servizi logistici, con 170 entrate e una difficoltà di reperimento del 55%, ristorazione con 160 e meccanico con 120 entrate previste; in questi due ultimi casi il divario tra domanda e offerta di lavoro si attesta rispettivamente al 69 e al 58% delle assunzioni in programma. La domanda di personale in possesso della sola scuola dell’obbligo arriva a quota 600 unità, con una difficoltà nel trovare lavoratori che interessa comunque il 55% degli ingressi.

CARENZA DI CONDUTTORI DI VEICOLI E DI OPERAI SPECIALIZZATI. A novembre, pur in un contesto di crescita della domanda di lavoro nel manifatturiero, il 71% dei 1.040 operai specializzati e conduttori di impianti e macchine resta difficile da reperire. La parte più corposa delle assunzioni dalle aziende afferisce ai conduttori di veicoli a motore (170 entrate, con una difficoltà di reperimento dell’81%), seguono gli operai specializzati nelle costruzioni (130 entrate, difficoltà di reperimento dell’87%) e gli operai specializzati nella lavorazione di cuoio, pelli e calzature (130 assunzioni, difficoltà di reperimento del 52%).

La richiesta di dirigenti, professioni con elevata specializzazione e tecnici (430 unità) mostra una difficoltà di reperimento che si attesta al 56%. Scende di qualche punto (49%) quando si tratta dell’assunzione di tecnici nei rapporti con i mercati (60 entrate), mentre sale al 58% per i tecnici della salute (40 entrate), al 75% per gli specialisti delle scienze gestionali (40 entrate) e al 77% per i tecnici in campo ingegneristico (40 entrate).

Una quota elevata di assunzioni delle aziende pisane a novembre interessa il gruppo degli impiegati, professioni commerciali e nei servizi (1.020 entrate), con una difficoltà di reperimento del 50%. Gli esercenti e addetti nelle attività della ristorazione sono la parte più rilevante della domanda (340 unità) ma anche quella più difficile da reperire (69% dei casi). Per gli addetti alle vendite (250 unità) e per gli addetti alla segreteria (100 entrate) la difficoltà arriva rispettivamente al 35% e al 48%.

Per quanto concerne le professioni non qualificate (450 unità a novembre) le difficoltà di reperimento interessano oltre una posizione su tre offerte. Le categorie più richieste sono quelle del personale addetto allo spostamento e alla consegna merci (240 unità) e del personale nei servizi di pulizia (180 unità).

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