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Economia

Indagine sul mercato del lavoro in provincia: segnali di lieve ripresa

Pur tornando a crescere - sono oltre 6.000 le posizioni complessivamente offerte per il 2011 - la domanda di lavoro delle imprese pisane premia soprattutto diplomati, impiegati, professioni commerciali ed operai. Vita più difficile per laureati, donne e per le professioni high-skilled

Coerentemente con alcuni timidi segnali di recupero emersi dalle indagini congiunturali realizzate sul territorio pisano, il 2011 porta con sé una leggera ripresa anche della domanda di lavoro da parte delle aziende, nonostante cali la richiesta di figure specializzate, laureate e di manodopera femminile. E’ quanto emerge - in sintesi - dai dati della XIV indagine Excelsior, condotta da Unioncamere Nazionale in collaborazione con il Ministero del Lavoro, di cui l’Ufficio Studi e Statistica delle Camera di Commercio di Pisa diffonde oggi i principali risultati a livello provinciale.

Il primo dato rilevante riguarda le imprese che prevedono di incrementare i propri organici, passato dal 17,7% del 2010 al 25% del 2011. Questo recupero porta con sé la riduzione, piuttosto consistente, del saldo negativo tre entrate e uscite di lavoratori dipendenti, che per il 2011 dovrebbe assestarsi a -280 unità, contro le -880 dell’indagine 2010 e le -2.040 del 2009, vero e proprio annus horribilis.

SETTORI. I 6.070 i posti di lavoro offerti dalle imprese pisane per il 2011 evidenziano una crescita di 1.000 unità rispetto al 2010. Tra i diversi settori sono soprattutto le costruzioni ad avanzare (+560 unità) seguite da industria e commercio (entrambi con un incremento di 340 assunzioni). Avanzano, tra le diverse classi dimensionali, la piccola e la media impresa, mentre arretra la grande unità (-110 dipendenti). All’interno dell’industria il settore del cuoio e delle calzature, grazie ad una fase congiunturale favorevole, continua ad essere fra quelli che offrono maggiori possibilità di nuovi inserimenti per il 2011 (390 posizioni) anche se la crescita più elevata rispetto al 2010 è realizzata dalla meccanica allargata (+90 unità, pari a 320 ingressi totali). Tra i servizi, sono da evidenziare le 1.010 unità in arrivo nel commercio al dettaglio e all’ingrosso e le 640 nei servizi alla persona: rispettivamente +350 e +160 assunzioni rispetto al 2010.

TIPOLOGIE CONTRATTUALI. La ripresa, a causa dell’incertezza che ancora aleggia sui mercati, porta con sé una crescita nelle forme di impiego più flessibili come il tempo determinato (+610 unità) ed il lavoro stagionale (+490) mentre diminuiscono, rispetto allo scorso anno, le assunzioni a tempo indeterminato (-250).

MANODOPERA STRANIERA. A non beneficiare assolutamente della lieve ripresa della domanda di lavoro risulta la manodopera straniera. Si prevede che il numero massimo di immigrati non stagionali, richiesti dalle imprese pisane con dipendenti, arriverà infatti quest’anno a 610 unità: un dato ampiamente inferiore al 2010, quando le imprese avevano previsto di inserire ben 800 lavoratori stranieri.

ISTRUZIONE E INDIRIZZI DI STUDIO. Tra le principali novità che emergono dall’indagine spicca il decremento della domanda di diplomati e laureati che, per la prima volta dal 2008, portano la loro incidenza sul totale delle assunzioni sotto il 50%. Nello specifico, rispetto al 2010, a scendere è soprattutto la quota dei laureati - che si è infatti quasi dimezzata, dal 15% all’8% - mentre aumentano le opportunità per i diplomati (passati dal 34% al 40%) e per i possessori di qualifica professionale che raggiungono quota 15% (contro il 9% del 2010). Ancora rilevante (37%), anche se in leggera diminuzione, la quota di personale senza nessuna formazione specifica.
Se si eccettua la quota di coloro cui è richiesta la sola scuola dell’obbligo e quella a cui è richiesto un generico diploma, a premiare di più sono i diplomi a indirizzo amministrativo-commerciale (410 gli ingressi previsti nel 2011), a indirizzo elettrotecnico (170) e meccanico (160). Interessante anche la domanda di personale munito di qualifica professionale all’interno del quale spiccano gli indirizzi amministrativo-commerciale (120 ingressi), meccanico (110) ma anche il socio-sanitario e  tessile-abbigliamento-moda. Tra le lauree più richieste troviamo invece quelle ingegneristiche ad indirizzo elettronico e dell’informazione (100 assunzioni), quelle di ingegneria industriale (60) e ad indirizzo economico (50).

PROFESSIONI. Per quanto riguarda le professioni i dati mettono in evidenza una diminuzione delle richieste di figure high-skilled che, rispetto al 2010, passano dal 19 al 16% del totale delle assunzioni non stagionali. Avanzano invece le figure impiegatizie e le professioni commerciali (dal 35 al 38% del totale delle assunzioni) e degli operai (che avanzano dal 28 al 30%). Stabile al 17%, invece, la domanda di figure non qualificate.
Nel dettaglio le professioni più richieste sono rappresentate dagli impiegati di ufficio (pari a 530 assunzioni) e dalle professioni non qualificate nei servizi alle persone ed assimilati (500 assunzioni). Rilevanti i valori delle professioni qualificate nelle attività commerciali (430 ingresssi) e degli operai specializzati dell’industria estrattiva e dell’edilizia che raggiungono quota 400 unità.

ALTRE CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI. L’indagine sul 2011, rispetto a quella condotta lo scorso anno, segnala una minore richiesta di competenze. Le assunzioni per le quali è richiesta una specifica conoscenza informatica passano infatti dal 39 al 38%, quelle per le quali è richiesta la conoscenza della lingua scendono dal 24 al 22% e quelle per le quali è richiesto il possesso di una esperienza specifica o di settore, passa dal 59% al 53%. Il 2011 sarà un anno difficile per le donne: la quota di assunzioni per le quali viene espressa la preferenza per una figura femminile scende dal 24% del 2010 al 16% del 2011.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO PIERFRANCESCO PACINI. "Se da un lato la timida crescita della domanda di lavoro, registrata nella nostra provincia per il 2011, conferma il rasserenamento congiunturale segnalato anche da altre indagini realizzate dalla Camera di Commercio – afferma Pierfrancesco Pacini, Presidente della Camera di Commercio di Pisa – preoccupa invece rilevare la significativa diminuzione della richiesta di personale laureato o assunto per ricoprire posizioni qualificate. Ci auguriamo che questa tendenza, legata alla crisi economica che stiamo attraversando, si interrompa a breve e che la quota di personale laureato o altamente qualificato torni a crescere. Soprattutto perché è questa tipologia di personale che può incidere positivamente sulla capacità innovativa e competitiva delle nostre imprese".

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