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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Import-Export a Pisa: i numeri confermano il periodo positivo

Secondo l'analisi della Camera di Commercio il terzo trimestre 2011 ha fatto registrare un +11% nelle esportazioni: fondamentale il ruolo della Germania come destinatario principale delle merci pisane

L’analisi condotta dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Pisa sui dati Istat, conferma la fase di crescita delle esportazioni pisane. Con un +11,0%, infatti, le esportazioni della provincia di Pisa mettono a segno il settimo trimestre consecutivo di crescita toccando quota 664 milioni di euro. Il risultato, a livello settoriale, è ottenuto grazie alla filiera del cuoio, a quella della meccanica ed al variegato comparto dei mezzi di trasporto, mentre, per quanto concerne le destinazioni, spicca soprattutto il ruolo trainante della Germania, che con un +45,4% spiega oltre la metà della crescita dell’export pisano.
Ancora vivaci, grazie alla timida ripresa dell’industria pisana cui si deve aggiungere la crescita ancora sostenuta dei prezzi dei prodotti importati, l’aumento delle importazioni (+13,0%). Il saldo export-import (attivo nel terzo trimestre per 208 milioni di euro) cresce del 7% rispetto al medesimo periodo del 2010.

ESPORTAZIONI
L’analisi delle vendite all’estero dei principali settori esportatori della provincia di Pisa segnala il contributo rilevante della meccanica: +25,0% le vendite all’estero di macchine di impiego generale e +48,8% quello di macchine per impieghi speciali - ossia macchine utilizzate esclusivamente in una specifica attività economica. Pur in rallentamento rispetto al recente passato, la filiera delle pelli continua ad avere un ruolo di primo piano nello spiegare le performance del commercio estero pisano. Con un +7,5%, il settore del cuoio contribuisce per ben 1,61 punti percentuali alla crescita complessiva dell’export. Le calzature (+3,8%) e la carne lavorata - all’interno della quale si trovano le pelli grezze - (+4,3%) contribuiscono, da parte loro, per altri 0,57 punti. Rallenta invece in maniera decisa, segnando una crescita tendenziale di solo 0,6 punti percentuali, l’export dei cicli e motocicli. Nel macro comparto dei mezzi di trasporto tornano invece a crescere in modo significativo le vendite all’estero di navi e le imbarcazioni (+13,7% tendenziale) così come quelle di autoveicoli (+19,3%). I settori del Made in Italy come l’abbigliamento (+5,0%) ed i mobili (3,4%) evidenziano, dopo un trimestre con il segno meno, il ritorno in terreno positivo. Le bevande, prevalentemente vino, mettono a segno la quarta variazione positiva consecutiva (+7,3%) e le esportazioni di vetro flettono del 6,9%.
In tutti e cinque i continenti l’export pisano mette a segno variazioni di segno positivo. Con un +9,8% è però l’Europa, come di consueto, a fornire la spinta più decisa alla crescita. Anche il continente asiatico (+12,8%) fornisce una spinta non irrilevante. Continua, anche nel terzo trimestre, la crescita dell’export verso il continente americano (+10,3%) e, dopo due anni e mezzo di segni meno, tornano ad aumentare le vendite verso l’Africa (+7,2%). Il risultato più interessante del trimestre proviene però dalle vendite pisane dirette in Germania. Non solo, infatti, il paese rimane saldamente il primo in termini di destinazione delle esportazioni (con una quota del 18,4%) ma, addirittura, mette a segno una crescita del 45,4% fornendo un contributo alla crescita di 6,39 punti percentuali: più della metà della crescita totale delle vendite all’estero della provincia di Pisa.

IMPORTAZIONI
A livello settoriale le importazioni segnalano l’assoluta rilevanza della filiera delle pelli. Nel terzo trimestre del 2011, infatti, crescono le importazioni di carne lavorata (+15,4%), del cuoio-pelli (+14,4%) e della chimica di base (+8,4%), tutti settori che, in diversa misura, possono essere inseriti all’interno del comparto. Le importazioni di prodotti di base registrano una crescita rilevante imputabile non solo alla crescita della domanda interna ma anche all’aumento delle quotazioni internazionali. Tra questi si segnalano i metalli non ferrosi (+92,0%), la gomma (+27,4%) e gli altri prodotti in metallo (+49,1%). Nella filiera dei mezzi di trasporto crescono le importazioni di cicli e motocicli (+7,4%) e degli accessori e parti di autoveicoli (+23,5%). Nel comparto dei beni finali ad elevata tecnologia, si assiste alla crescita dei computer e periferiche (+7,0%) e delle apparecchiature per le telecomunicazioni (+1,3%). Tornano ad aumentare, dopo la battuta d’arresto del secondo trimestre, le importazioni di macchine di impiego generale (+1,8%).
Tutte le aree geografiche forniscono un contributo positivo alla crescita delle importazioni. Così come per le esportazioni, le importazioni pisane provengono prevalentemente dal continente europeo (+13,9% la crescita tendenziale).

IL PUNTO DI VISTA DEL PRESIDENTE PIERFRANCESCO PACINI
"La crescita delle esportazioni pisane registrata nel terzo trimestre 2011 - afferma Pierfrancesco Pacini, Presidente della Camera di Commercio di Pisa - segnala come le nostre produzioni siano ancora competitive sui mercati internazionali, ed in particolare su quello tedesco che, da solo, assorbe oltre la metà della crescita dell’export pisano. Ciononostante, il quadro non è del tutto positivo. Il rallentamento piuttosto marcato del ciclo internazionale, specie quello europeo, la crescita ancora sostenuta delle quotazioni delle materie prime e la rarefazione del credito legata alla crisi finanziaria internazionale, rappresentano le incognite maggiori per il futuro della nostra economia. Al di là delle dinamiche strettamente congiunturali - conclude Pacini - la Camera di Commercio di Pisa è da tempo impegnata a fornire alle imprese gli strumenti per sostenere la sfida dei mercati internazionali e per cercare di attenuare, compatibilmente con le risorse disponibili, l’impatto della crisi creditizia".
 

 

 

 

 

 

 

 

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