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Estate 2015, gli imprenditori danno i voti: "Stagione positiva ma servono più sicurezza e decoro"

Il tempo bello ha permesso ai pubblici esercizi e agli stabilimenti balneari di lavorare con continuità. Negativa invece la situazione per i ristoranti del centro. Buone le presenze turistiche ma la città paga la carenza di servizi e deficit nel sistema di accoglienza

Complessivamente soddisfacente il giudizio degli imprenditori pisani sulla stagione estiva 2015. Molte presenze di turisti, italiani e stranieri, ma le potenzialità sarebbero state anche maggiori se il sistema dell'accoglienza fosse all'altezza. Meglio il litorale della città, in calo le crociere. Il giudizio complessivo resta comunque ben sopra la sufficienza (6,5).

"La stagione estiva si chiude con il segno più, complice la bella stagione e una situazione geo-politica favorevole - afferma Francesco Voltini, presidente Confalberghi ConfcommercioPisa - decisamente più arrivi rispetto allo scorso anno, a fronte però di una riduzione del periodo di permanenza. Si riduce sensibilmente la presenza dei russi, mentre si registra un aumento di provenienze nel resto dell'Europa dell'est: polacchi, romeni, ecc. Nella media le presenze di turisti inglesi, francesi e del nord europa, in leggero calo i viaggiatori tedeschi. Nota lieta quella degli italiani, che non hanno rinunciato alla vacanza. E a settembre sono attesi un milione di connazionali in più in vacanza rispetto allo scorso anno".

Bilancio positivo anche per Fabrizio Fontani, presidente ConfLitorale ConfcommercioPisa, "niente a che vedere con la disastrosa stagione estiva del 2014. Determinanti le condizioni atmosferiche, caratterizzate in gran parte da bel tempo e caldo prolungato, che hanno permesso agli imprenditori balneari e ai pubblici esercizi di lavorare con continuità, registrando significative presenze di clienti non solo nei fine settimana, ma anche durante i giorni feriali. Voto ampiamente sopra la sufficienza anche per la qualità e il numero di eventi, spettacoli, inizative che il litorale pisano, grazie al connubio tra private e istituazioni locali, ha saputo offrire nell'arco di tutta l'estate. Nota dolente a causa di un perdurante immobilismo, sul fronte delle infrastrutture e delle opere pubbliche in generale”.

Un otto pieno per Maurizio Nardi, presidente Vivere Pisa e Agenzie Viaggio, che definisce quella di quest'anno una “stagione fortunata e forse irripetibile per il turismo, complice alcune condizioni geopolitiche che hanno favorito la scelta del nostro paese e non frutto di una politica di promozione turistica. Basti pensare alle situazioni di crisi dei paesi del Nordafrica (Tunisia,Egitto), ma anche Turchia e Grecia, per capire l'opportunità che avevamo di trasformare l'estate 2015 in un successo strepitoso". Ma nel locale qualche problema è stato registrato. "A livello pisano - sottolinea infatti Nardi - l'ottimo assist non è stato sfruttato, a causa di un sistema di accoglienza deficitario a partire dai punti informazione chiusi, e una incapacità fidelizzare il gran numero di presenze. Sul versante dell'outgoing, i pisani si confermano viaggiatori molto attenti al portafoglio. In prevalenza hanno scelto di restare in Italia, si conferma il mare ma anche molta montagna. Boom quindi di Sardegna e Dolomiti, tracollo per le mete a lungo raggio come Dubai e Caraibi”.

Insufficiente invece il giudizio di Daniela Petraglia, presidente ConfRistoranti, che sottolinea un clima difficile per i ristoranti pisani del centro. "Sembra essere tornati a qualche estate fa, complice il bel tempo e il gran caldo, con una città purtroppo molto trascurata, insicura, semideserta e con pochissimi turisti in giro - dice Petraglia - e non ingannino l'affollamento in Piazza Duomo, composto in prevalenza da un turismo di breve durata da un panino e una coca, o comunque che non si allontana quasi mai dalla zona monumentale. Non è un caso, che più di un ristorante in centro ha deciso di chiudere proprio per il periodo estivo. Colpo di grazia, la Ztl sui Lungarni. Completamente chiusi e a disposizione di nessuno, senza alcun attrazione, evento, iniziativa, in grado di giustificare un provvedimento così restrittivo, considerando anche quanto gli imprenditori devono sborsare di suolo pubblico per mettere due tavolini fuori. Qualche motivo di fiducia, la ripresa a settembre del turismo congressuale sul quale Pisa deve insistere di più”.

"Buona stagione quanto a presenze, con l'arrivo di turisti provenienti da mercati diversi come il Sudamerica, la Turchia, la Tunisia, l'Australia - conclude Silvia Piccini, presidente ConfGuide ConfcommercioPisa - peccato però non essere riusciti a sfruttare a pieno le potenzialità di questo mercato turistico che cambia, vuoi per gravi mancanze nel sistema di accoglienza (dai check point troppo cari, all'assalto continuo degli abusivi), vuoi per politiche sbagliate che hanno fatto allontanare le crociere, molto ridotte rispetto ad alcuni anni fa, vuoi per la cattiva pubblicità alla nostra città dovuta ad una carenza di servizi e a scarso decoro".

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