Lotta all'evasione fiscale: Pisa in linea con la media nazionale

Studi di settore? Pisa relativamente alla percentuale dei non congrui si posiziona nella media nazionale. E' quanto emerge dalle pagelle pubblicate da "Il Sole 24Ore" riferite al 2009. Sono soggetti agli studi di settore commercianti, imprese manifatturiere e di servizi, professionisti, questi ultimi in assoluto generalmente più in linea con le aspettative dell'amministrazione finanziaria.  

Sono 3,5 milioni i contribuenti interessati di cui 2,2 milioni persone fisiche; a guidare la classifica delle province in cui le persone fisiche sono più lontane dalle attese del fisco c'è Ogliastra con il suo 34,2%, chiude Genova al 110° posto con l'11,3% (Pisa al 57° posto con il 18,9% di non congrui, rispetto ad una media nazionale del 17,5%).
Situazione simile per le società di persone. Ad essere non congrue mediamente il 17,85%, Pisa in 73ª posizione con il 17,8%. Mentre le società di capitali (Spa e Srl)  lontane dal valore giusto, sono maggiori rispetto alla media del Paese (il 29,1% a livello nazionale, il 30,5% nella provincia di Pisa).
Il reddito medio dichiarato dai contribuenti soggetti a studi di settore per l'anno d'imposta 2009 è di 28.400 euro, a Pisa 27.900 euro, a Milano 39.300 euro, a Vibo Valentia 15.800 euro.

Non si può però concludere che chi dichiara quanto prevede lo studio di settore non evada, e chi non è congruo sia evasore, perchè bisogna tener conto della crisi economica e della possibilità di evadere o meno, basti pensare alle farmacie dove la fedeltà è molto alta. Di sicuro la non congruità può essere un indizio di non fedeltà al fisco e mediamente un non congruo su 20 finisce sotto accertamento, inoltre il fisco con il decreto salva-Italia avrà la possibilità di incrociare molti più elementi, tra cui i dati del conto corrente.