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Economia, cresce il fatturato delle società di capitali: "La pandemia è superata"

Positiva lettura dei dati della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest sul trend dei bilanci fino al 2022

I dati di bilancio del 2022 delle società di capitali delle province Lucca, Massa-Carrara e Pisa rivelano un quadro incoraggiante. Lo dice la Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest, sulla base dell’analisi effettuata dall’Istituto di Studi e Ricerche (ISR) e dall’Ufficio Studi dell'ente su oltre 13mila bilanci relativi al 2022, gli ultimi disponibili, delle società di capitali operanti nelle province di riferimento. La fase pandemica è stata completamente superata, con segnali positivi sia sul fronte economico che su quello finanziario-patrimoniale. A testimoniarlo è la significativa crescita del fatturato che in media è stata del +18% tra il 2022 ed il 2021 e del +31% rispetto al 2019.

"Nel contesto dell'analisi economica - afferma Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest - lo studio dei bilanci aziendali svolge un ruolo fondamentale nel dipingere un quadro 'reale' della realtà. I dati dell'anno 2022, a questo proprosito, evidenziano lo stato di salute complessiva del tessuto imprenditoriale, dimostrando la sua resilienza di fronte alla più grande crisi degli ultimi anni. Tuttavia se questo è evidente nelle imprese di medie e grandi dimensioni, nelle realtà più piccole emergono delle criticità. Se da un lato la piccola dimensione rappresenta la vitalità e l’intraprendenza, d'altro canto, i dati ci dicono come le sfide globali vengano affrontate in modo più efficace dalle aziende di dimensioni maggiori. La Camera di Commercio, in risposta a queste sfide, ha avviato programmi di formazione a misura di Pmi in collaborazione con professionisti della consulenza d'impresa per supportare la crescita del capitale umano e a aumentare, quindi, la competitività delle piccole imprese locali".

In provincia di Pisa, i ricavi delle imprese sono aumentati del +18% rispetto all’anno precedente e del +30% dal 2019, portandosi a 2,6 milioni di euro in media per impresa. Ottimi gli andamenti delle medio-grandi imprese (fatturato +24% sul 2021 e +41% sul 2019), apprezzabili quelli delle piccole (fatturato +12% sul 2021 e +20% sul 2019), mentre le micro hanno registrato un incremento più contenuto (+5%).

Migliorano tutti i principali indicatori economico-finanziari rispetto all’anno pre-pandemico: il Roi è salito dal 5,7% al 6,8%, raggiungendo il livello più alto tra tutte le province dell’Area, il Clup è sceso dal 61,5% al 56,5%, il cash flow è aumentato dal 12,5% al 13,3%, il grado di patrimonializzazione è salito al 38,2% (dal 37,1%), l’utile finale dal 5% al 5,3% dei corrispondenti fatturati, malgrado il notevole incremento del carico fiscale dovuto ad imposte dirette (Ires e Irap) che nelle società pisane è andato ad erodere nel 2022 quasi il 31% del risultato ante imposte (a fronte del 23% del 2021).

Su scala settoriale si segnala, in positivo, l’ottima perfomance della chimica e farmaceutica (fatturato +36% dal 2019, utile record al 16% dei ricavi, cash flow al 25%). E’ andato bene anche il fatturato dei mezzi di trasporto (+31% sul 2019) che però non si è tradotto né in un incremento dell’utile (rimasto fermo al 5% dei ricavi), né in una ripresa della patrimonializzazione (scesa al 26% dell’attivo). Nella concia, l’incremento del fatturato (+7% sul 2019) è stato assorbito dall’aumento dei costi di produzione, al punto che è rimasta pressoché costante la capacità di generare utile (a circa il 5% dei ricavi) e la patrimonializzazione è scesa di poco al di sotto del 44%.

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