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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Cantieri di Pisa, situazione stagnante: i lavoratori chiedono un incontro

Ad un mese dall'ultima riunione al tavolo istituzionale con il liquidatore Federico Galantini, i lavoratori dell'azienda pisana esternano tutta la loro preoccupazione per la situazione e annunciano la formazione di una cooperativa

Annunciano la costituzione di una cooperativa per la salvezza e il proseguimento della storica attività produttiva, i lavoratori dei Cantieri di Pisa, che continuano a vivere in un quadro d'incertezza ad un mese ormai dall'ultimo incontro avvenuto al tavolo istituzionale con il liquidatore Federico Galantini.

"Le notizie raccolte in questo lasso di tempo circa la reale consistenza industriale dell’unica proposta di interessamento all’acquisto dei Cantieri di Pisa formalizzata in tutti questi mesi dal liquidatore, la Società austriaca TCF, non sembra corrispondere a quelle necessità di rilancio dell’attività produttiva e salvaguardia dei livelli occupazionali, bensì all’acquisizione del prestigioso marchio nonché degli scafi iniziati e da finire - affermano in un comunicato Andrea Laganà e Umberto Nannola per la Rsu aziendale - questo quadro, quindi, conferma tutte le preoccupazioni fin qui espresse dai lavoratori e dal sindacato".

La "questione Cantieri" infatti si sta prolungando oltre il dovuto nonostante l'interesse e l'impegno dichiarato e dimostrato dalle stesse istituzioni pisane verso le quali però ora gli operai puntano il dito. "Le preoccupazioni dei lavoratori - sottolineano ancora i rappresentanti della Rsu - sono aggravate dalla sensazione di una perdurante disattenzione e incapacità di iniziativa delle istituzioni locali rispetto ad una vertenza che vede, da oltre sei mesi, i lavoratori e le loro famiglie esprimere una straordinaria capacità di resistenza e mobilitazione per garantire non solo a se stessi una prospettiva di lavoro ma anche la difesa di uno storico insediamento industriale in un’area strategica per lo sviluppo produttivo della città". "Tale divario - proseguono - suscita ogni giorno che passa sempre più inaspettati e pesanti interrogativi circa la reale volontà delle istituzioni pisane, ma non solo, di sostenere l’impegno e lo sforzo di lavoratori e sindacati per una positiva conclusione di questa vertenza".

A questo punto, ricordando la promessa fatta allo stesso presidente della Repubblica in occasione della sua visita a Pisa ("farsi ascoltare da chi non vuol sentire"), i lavoratori dei Cantieri di Pisa chiedono l’immediata riconvocazione del liquidatore al tavolo in Regione perché siano finalmente fatti nomi e cognomi di soggetti che hanno manifestato una qualche forma di interesse all’acquisizione dei Cantieri di Pisa, così da poter svolgere con loro una trasparente interlocuzione.
In questo quadro di incertezze e qualora non si rendessero visibili concrete manifestazioni di interesse, i lavoratori  avvieranno tutti i confronti necessari per la costituzione di una cooperativa.

 

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