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Manovra: la tassa di solidarietà colpisce 1387 contribuenti pisani

Secondo le stime pubblicate dal quotidiano Il Sole 24ore, a Pisa saranno versati oltre 8 milioni di euro aggiuntivi nelle casse dello Stato nei prossimi tre anni: questi gli effetti del decreto legge

Si sentiranno anche a Pisa gli effetti della tassa di solidarietà varata con la manovra di Ferragosto. Nella città della Torre infatti saranno ben 1387 i contribuenti (pari a 26 ogni 1000) che verseranno un tributo medio pro capite di 2.913 euro nel primo anno e di 1.660 euro nel secondo e terzo anno. Questa la stima effettuata da Il Sole 24ore sulla base delle dichiarazioni dei redditi 2010 relative all'anno 2009.

La cosiddetta tassa di solidarietà prevede il pagamento aggiuntivo di un'aliquota pari al 5% per i guadagni compresi tra 90mila e 150mila euro e al 10% per quelli oltre i 150mila euro. L'imposta versata sarà deducibile dal reddito dichiarato l'anno successivo. Questo è il motivo per cui il secondo e terzo anno l'imposta pagata sarà più bassa. La tassa di solidarietà andrà a colpire i redditi degli anni 2011, 2012 e 2013 per cercare di riportare in pareggio il bilancio dello Stato, come deciso dal Governo.

Facendo due conti, la somma totale aggiuntiva che i contribuenti pisani, con un reddito superiore a 90mila euro nel 2009 (partendo dal presupposto che il reddito presentato resti lo stesso anche negli anni successivi), verseranno nelle casse dello Stato sarà, nel primo anno, di oltre 4 milioni di euro, mentre nel secondo e terzo anno di oltre 2 milioni di euro.

Dall'analisi della tabella pubblicata da Il Sole 24ore, Pisa risulta essere il secondo capoluogo di provincia in Toscana per  numero di contribuenti colpiti dalla tassa di solidarietà dopo Firenze, che guida la classifica regionale con 5811. Seguono  Prato e Livorno, rispettivamente con 1383 e 1276 contribuenti.

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