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Natale 2018: i pisani spenderanno mediamente 150 euro a testa per i regali

Natale sempre più all'insegna del passaggio tra tradizione e innovazione. Budget di 345 euro a famiglia per un giro di affari complessivo di circa 62 milioni di euro

Ogni pisano avrà a disposizione 150 euro di budget per gli acquisti di Natale, 345 euro a famiglia. E' quanto emerge dall'ufficio studi di Confcommercio Pisa. Complessivamente il giro di affari risulta superiore ai 62 milioni di euro. Cifre sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno. Secondo l'indagine Confcommercio-Format sugli acquisti per i regali di Natale 2018, sarà un Natale sempre più all'insegna del passaggio tra tradizione e innovazione grazie alle nuove abitudini di consumo digitale.

Infatti, se da un lato i regali della tradizione si confermano ai primi posti tra le preferenze dei consumatori, come generi alimentari (74,2%), giocattoli (51,1%) e capi di abbigliamento(46,5%), la tendenza 4.0 fa sì che nella lista dei regali entrino anche prodotti come gli e-book, la musica digitale, gli abbonamenti alle piattaforme di streaming e le card digitali. Ma sotto l'albero molti italiani troveranno anche trattamenti di bellezza (37,9%) e biglietti per concerti e spettacoli (32,3%); resistono smartphone, gioielli, giochi elettronici, viaggi; in calo calzature, elettrodomestici e articoli sportivi.

"Si parte dall'idea regalo - spiega la presidente di Confcommercio Provincia di Pisa Federica Grassini - e poi si cerca il prezzo più conveniente. E' stabile la percentuale di coloro che faranno i regali (86,3%), mentre si riduce la quota di quanti prevedono un Natale dimesso. Cresce la percentuale (17,8%) di chi che intende acquistare i regali a ridosso delle festività mentre è dato in leggero aumento, rispetto al Natale 2017, l'utilizzo dei punti di vendita della distribuzione tradizionale".

Sul versante di imprenditori e commercianti, per la numero uno di Confcommercio Pisa "il sentiment è comunque orientato alla massima prudenza, perchè se è vero che dicembre vale il 10% delle vendite di un anno, è in leggero calo rispetto alla scorso anno la quota di tredicesime destinate ai consumi, pari ad un tesoretto di 1.400 euro a famiglia. Inoltre, c'è il rischio concreto che le tante promozioni di novembre, come ad esempio il Black Friday, abbiano alla fine ricadute negative, visto che inevitabilmente viene a ridursi la marginalità, soprattutto per quei negozi che continuano a proporre prodotti di qualità a prezzi onesti".

Sottolinea un aspetto particolare del Natale 2018 il direttore di Confcommercio Pisa Federico Pieragnoli: "C'è almeno un dato positivo che mi preme sottolineare: se da un lato crescono come da alcuni anni a questa parte gli acquisti online, dall'altro aumenta la percentuale di consumatori che si rivolgono ai punti vendita della distribuzione tradizionale. I comportamenti di consumi sono suscettibili di radicali cambiamenti, una sfida che non possiamo in alcun modo sottovalutare, come tutti coloro che hanno a cuore le sorti del commercio tradizionale e di vicinato, elemento fondamentale dell'identità, della qualità della vita, della sicurezza e dell'accoglienza turistica delle nostre meravigliose città".

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