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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Cresce poco il numero delle imprese in provincia: il turismo fa la parte del leone

Risultati non particolarmente esaltanti per il territorio pisano che presenta un dato ben al di sotto della media toscana e nazionale

Il 2016, secondo i dati diffusi dalla Camera di Commercio di Pisa, ha segnato solo un lieve incremento del numero di aziende registrate in provincia (+0,1% pari ad un saldo annuale iscritte-cessate positivo per appena 29 unità). Il bilancio, comunque positivo, risulta il peggiore dal 2009 quando il numero di imprese risultò in lieve calo. Il tasso di crescita delle imprese registrate della provincia di Pisa +0,1% posiziona la provincia al di sotto rispetto la media toscana (+0,4%) e nazionale (+0,7%). Il rallentamento è dovuto interamente al calo significativo delle iscrizioni, quindi alla natalità d’impresa che, in un solo anno, è scesa dal 6,4% al 5,8% mentre il tasso di mortalità ha contribuito, invece, in positivo passando dal 5,9% al 5,7%. In termini assoluti, le iscrizioni di nuove imprese nel corso del 2016 sono state 2.536 (contro le 2.811 del 2015), mentre le cancellazioni sono scese a 2.507, il livello più basso dell’ultimo decennio. A seguito di queste dinamiche, al 31 dicembre 2016, il numero di aziende iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Pisa tocca quota 53.019 (43.791 unità prendendo in considerazione solo le sedi d’impresa), continuando a porre Pisa al secondo posto, dopo Firenze, tra le province toscane con il più alto numero di imprese.

Crescono solo turismo, tempo libero e professioni tecniche
I settori più dinamici del 2016 sono quelli legati al turismo: ristorazione (+76 locali rispetto a settembre 2015, +2,7%) e alloggio (+19, +4,4%). In aumento anche le attività professionali e tecniche (+37, +2,8%) e quelle legate al tempo libero (sportive, intrattenimento, artistiche, ecc.., +20 unità). Si è invece arrestata l’espansione delle imprese dell’agricoltura che aveva caratterizzato i primi trimestri del 2016. Il manifatturiero mantiene inalterato, rispetto al 2015, il numero di imprese: leggermente in calo i comparti della concia (2 aziende in meno), dei metalli e della meccanica (-3), maggiori le perdite di unità produttive nei comparti calzature (-9) e per i mobili (-8 imprese). Fra i servizi, saldi decisamente negativi per le aziende del commercio al dettaglio (-113 unità, di cui 70 sono ambulanti), 7 aziende in meno nel commercio all’ingrosso e -3 nel trasporto merci su strada. Altre diminuzioni si registrano nelle costruzioni, (-65 imprese, -1,0%) e nelle utilities (-9).

Avanti le società di capitale, in diminuzione le imprese condotte da under 35
Considerando la forma giuridica scelta dagli imprenditori per lo svolgimento della loro attività, le società di capitale sono le uniche in espansione: +2,4% rispetto all’anno precedente (+276 il saldo iscritte-cessate al netto delle cessazioni d’ufficio) mentre arretrano le società di persone (-0,8%, -75) e le ditte individuali (-0,8%, -170 unità). La discesa di quest’ultime è legata alla crisi dell’artigianato che registra un -0,8%, corrispondente ad un calo di 85 aziende.
Nel 2016 crescono leggermente le imprese condotte da stranieri +0,3% (+15 aziende) mentre negativo è stato l’andamento delle aziende di giovanili: -236 unità, per una variazione annuale del -5,4%. Le aziende femminili sono aumentate dello 0,6% (+59 unità).

Bene la Val di Cecina e l’area Pisana
Le aree più dinamiche del 2016 risultano la Val di Cecina, con un tasso di crescita dello 0,5% (+19 imprese rispetto al 2015) e l’area Pisana, che ha contribuito al bilancio provinciale con 1.073 nuove aperture e un saldo annuale di +18 aziende. Stabili le imprese nel Valdarno Inferiore ed in Val d’Era. I comuni più dinamici della provincia sono Volterra (+20 imprese rispetto al 2015), San Giuliano Terme (+18), Cascina (+16) e Castelfranco di Sotto (+13). Il capoluogo, Pisa, registra solo 5 aziende in più rispetto al 2015, mentre fra i comuni medio grandi (in termini di numero di imprese), si segnalano le performances negative di San Miniato (-16) e Pontedera (-3), mentre resta stabile il numero di imprese a Santa Croce sull’Arno.

“Il dato sulla dinamica imprenditoriale - afferma il presidente della Camera di Commercio di Pisa, Valter Tamburini - segnala non solo un rallentamento ma anche un progressivo cambiamento della struttura economica del nostro territorio. Alla contrazione del commercio al dettaglio e alla stagnazione del manifatturiero si contrappone infatti una crescita delle aziende legate alle professioni qualificate, al leisure ma, soprattutto, al turismo. Forti di questi dati, la Camera di Commercio di Pisa, assieme agli enti locali, alle associazioni di impresa e con il fattivo supporto della Regione Toscana, ha avviato un percorso che sta portando ad identificare e distinguere la destinazione turistica 'Terre di Pisa'. Il prossimo 24 febbraio, presso la nostra sede, abbiamo organizzato un tavolo tra noi, i Comuni, la Regione, e le Associazioni di impresa dove discutere e definire la governance di questa nascente destinazione per renderla al più presto operativa. Oltre alla nostra disponibilità abbiamo già messo sul piatto una serie di incontri formativi per le imprese, il nostro personale e 100mila euro di risorse fresche. Un segno tangibile dell’interesse della Camera per questa iniziativa”.

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