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Lavoro, resta la crisi occupazionale: solo 12 imprese su cento assumeranno

Saldo entrate-uscite ancora negativo (-1.460 dipendenti) in questo 2014 in cui non sembra esserci la possibilità di uscire dal periodo nero. Qualche posto in più per i diplomati, poche chances per donne, giovani e immigrati

Tra lavoratori stagionali e non stagionali, le imprese con dipendenti operanti in Italia, nel 2014 prevedono 613mila ingressi contro 785mila uscite (per dimissioni, pensionamenti o contratti in scadenza non rinnovabili) con un saldo di -172mila. Anche nella provincia di Pisa la variazione occupazionale prevista per l'anno in corso è contrassegnata dal segno negativo: seppur in riduzione rispetto al 2013 (quando raggiunse quota -1.780) la differenza tra le 3.480 entrate e le 4.940 uscite previste, infatti, determina un saldo di -1.450 unità. A dirlo sono i dati dell’indagine nazionale Excelsior, realizzata da Unioncamere Nazionale in collaborazione con il Ministero del Lavoro e diffusi oggi dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Pisa.

IMPRESE CHE INTENDONO ASSUMERE E DIFFICOLTA’ DI REPERIMENTO. Desta preoccupazione rilevare che solo 12 imprese su cento intendono effettuare assunzioni di personale. Tale percentuale aumenta tra le aziende esportatrici ed innovative, ma di pochi punti: rispettivamente del 16% e del 15%. Le assunzioni considerate di difficile reperimento sono passate dal 12 al 15%.

I SETTORI. Variazioni occupazionali negative si osservano nella quasi totalità dei comparti dell'industria pisana e tra queste le più marcate riguarderanno le costruzioni (-280), ma anche la metalmeccanica-eletronica (-180), il sistema moda ed il legno-mobili (-130 unità). L’unica eccezione è rappresentata dalle public utilities, che registrano un saldo prossimo a zero. Nei servizi i saldi, tutti negativi, saranno compresi tra le -230 unità del commercio ai -30 degli studi professionali. Male anche turismo e ristorazione (-120 unità).

LE TIPOLOGIE CONTRATTUALI. I flussi in entrata saranno costituiti da 1.120 assunzioni 'stabili' (ossia a tempo indeterminato, o con contratto di apprendistato) mentre 2.340 assunzioni saranno a termine. A Pisa 1.010 assuzioni, il 29% del totale, saranno part-time.

ISTRUZIONE. Delle 3.490 assunzioni programmate nel 2014, 350 saranno rivolte a laureati, 1.530 a diplomati della scuola secondaria superiore e 550 a persone in possesso della qualifica professionale e 1.050 riguarderanno figure per le quali non verrà richiesta una formazione scolastica specifica. Al di là della consistenza delle assunzioni, il 2014 conferma la tendenza, nella provincia, verso un innalzamento della richiesta di scolarità. In provincia di Pisa il fenomeno riguarda soprattutto la componente dei diplomati. Più nel dettaglio, cresce di 1 punto (dal 9 al 10%) la quota di laureati, mentre aumenta di 8 quella dei diplomati (dal 36 al 44%). Laureati e diplomati insieme detengono quindi il 54% delle assunzioni programmate per il 2014: una quota superiore di 6 punti alla media regionale e di uno a quella nazionale.

PROFESSIONI. Nel 2014 le assunzioni di figure high skill (dirigenti, specialisti e tecnici) si attesteranno attorno alle 520 unità, pari al 15% del totale. Le assunzioni di figure di livello intermedio saranno circa 1.660 (per una quota pari al 47% del totale), tra i quali 350 impiegati e 1.310 figure tipiche del commercio e dei servizi. Le restanti 1.310 assunzioni previste riguarderanno figure di livello più basso: 820 operai e 490 generici e non qualificati. Da un confronto con il 2013 emerge che, a Pisa, la quota dei profili high skill sulle assunzioni totali programmate vede un aumento di circa 2 punti percentuali.
Tra le professioni più richieste troviamo i profili intermedi tipici del turismo e della ristorazione, ossia cuochi, camerieri e baristi, con circa 760 assunzioni programmate. Seguono artigiani ed operai specializzati (550 lavoratori), ma anche professioni non qualificate nel commercio e nei servizi (420 unità) e professioni qualificate nelle attività commerciali (tipicamente commessi e personale di vendita) con 380 assunzioni.

MENO DONNE, GIOVANI ED IMMIGRATI. Nel 2014 le donne saranno ancora una volta più svantaggiate rispetto ai colleghi maschi: la quota di assunzioni per le quali viene espressa la preferenza per una figura femminile, dal 23% dello scorso anno, scenderà al 13%. Nel 2014 il 26% delle assunzioni programmate dalle imprese pisane interesserà giovani con meno di 30 anni: nel 2013 era il 30%. L’anno in corso, inoltre, evidenzia, nella provincia, un ulteriore calo delle assunzioni di lavoratori immigrati, la cui quota sul totale è pari al 13% (era il 18% nel 2013).

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