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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Pontedera

La plastica del futuro è made in Pontedera

Il progetto Pro-Plasmix rende possibile il riciclaggio e l'immissione nella filiera industriale delle plastiche miste sinora senza riutilizzo: è il primo ed unico esempio in Italia

La nuova sfida della filiera del riciclo? Riguarda il Plasmix cioè la plastica eterogenea e “povera” che costituisce la parte principale di quella derivante dalla raccolta differenziata. Ne fanno parte ad esempio i sacchetti della spesa, gli imballaggi dei supermercati, i flaconi di detersivi e anche parti di giocattoli. All’estero questi materiali sono bruciati come combustibile per il recupero energetico, mentre in Italia, almeno sinora, restavano inutilizzati. La quantità di questo genere di plastica è ingente: solo in Toscana è pari a circa 15mila tonnellate l’anno, ossia al 50% di tutte le plastiche provenienti dalla raccolta differenziata.

Primo ed unico in Italia
, il progetto Pro-Plasmix, realizzato da Pont-Tech (consorzio per la Ricerca Industriale e il Trasferimento Tecnologico nato nel 1996 a Pontedera) con il cofinanziamento della Regione Toscana e grazie alla collaborazione e al contributo di Revet, ha reso possibile la trasformazione di queste plastiche eterogenee in manufatti industriali. L’attività di ricerca del progetto si è concentrata sullo studio di mescole polimeriche innovative in cui la percentuale di Plasmix (ossia di plastica eterogenea e “povera” ricavata da processi di raccolta differenziata) potesse arrivare sino al 30-40% a seconda del prodotto da realizzare. Da questo punto di vista un apporto fondamentale è venuto dal PontLab, il laboratorio di eccellenza promosso da Pont-Tech nell’ambito del Centro Ricerca e Formazione sull’Innovazione Tecnologica e il Trasferimento delle Tecnologie (CERFITT) di proprietà del Comune di Pontedera. 

Il progetto Pro-Plasmix, avviato nel 2009, ha quindi consentito di mettere a punto un metodo innovativo per riciclare le plastiche “povere” garantendo vantaggi sia dal punto di vista economico che ambientale. I risultati sono meno rifiuti in discarica e costi inferiori rispetto all’utilizzo del materiale vergine. I prodotti che si ottengono hanno qualità pari o superiore a quelli tradizionali come nel caso dei componenti di veicoli che, a parità di resistenza e affidabilità, hanno però un peso minore. Esempi di oggetti realizzati sono i bauletti e le pedane per i 2 ruote Piaggio, i pallets per il trasporto merci, i pannelli fonoassorbenti realizzati per la società Autostrade, i profilati da arredo urbano esterno, le persiane per i prefabbricati, scope ed altri utensili di uso domestico.

La presentazione dei risultati del progetto Pro-Plasmix è in programma il 20 maggio prossimo, alle ore 11, a Firenze alla Fortezza da Basso nell’ambito di “Terra Futura”, mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Parteciperanno al workshop “I ri-prodotti”: Giuseppe Pozzana, Direttore Pont-Tech, Lucio Masut, PontLab, Valerio Caramassi, Presidente Revet e Giuseppe Rossi, Presidente Corepla. Le conclusioni dell'incontro saranno affidate all'assessore regionale all'ambiente e energia Anna Rita Bramerini.

 
Questa significativa innovazione nel mondo del riutilizzo dei rifiuti plastici è stata valutata con interesse dalla Regione Toscana tanto che è prevista una seconda fase di sviluppo del progetto come conferma il direttore di Pont-Tech Giuseppe Pozzana: " L'investimento sul progetto di ricerca è di 87 mila euro. I risultati sono stati così positivi che la Regione Toscana, d'intesa con Corepla e Revet, ha deliberato un rifinanziamento analogo per la realizzazione di una ulteriore fase di approfondimento e sviluppo". Nel secondo step del piano saranno studiate altre famiglie di materie plastiche per dare così vita ad un riutilizzo dei materiali di scarto sempre più completo ed efficiente.

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