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Saldi, Federconsumatori a Confcommercio: "Noi catastrofici? In pochi correranno ai ribassi"

Dopo le dichiarazioni del direttore di Confcommercio Pieragnoli, che aveva accusato alcune associazioni di essere pessimiste e di creare solo diffidenza nei propri iscritti, ecco la secca replica del presidente di Federconsumatori Pisa

Aumenteranno le vendite durante i saldi estivi? Sì. Anzi no. Polemica sulle dichiarazioni del direttore di Confcommercio Pisa Federico Pieragnoli che aveva attaccato apertamente alcune associazioni intente, a suo modo di vedere, a seminare diffidenza piuttosto che a tutelare i propri iscritti. Su queste affermazioni arriva la replica di Paolo Redini, presidente di Federconsumatori Pisa.

"Le dichiarazioni del direttore di Confcommercio Pisa sui saldi e sul ruolo delle associazioni (“fautori del pessimismo ad ogni costo”, “impegnate a seminare
diffidenza più che a tutelare i propri iscritti” “il paternalismo fuori tempo di certi decaloghi dei consumatori”) sono fuori luogo ed assolutamente inaccettabili.
Qui non si tratta di una gara né tra associazioni né tra ottimisti e pessimisti - afferma Redini - nessuno, però, può impedirci di pensare e dire che tutti i dati a nostra disposizione sulle previsioni dei saldi non possono indurre all'ottimismo. L’O.N.F (Osservatorio Nazionale Federconsumatori) ha interrogato il nostro campione di famiglie dispiegate in tutto il territorio nazionale e ha elaborato i dati provenienti dai territori, prevedendo un calo delle vendite dell'8-9%. Una contrazione che, nel drammatico contesto economico che le famiglie stanno vivendo, risulta addirittura 'contenuta'".

"Più che fare inutili polemiche - prosegue il presidente della Federconsumatori pisana - occorrerebbe invece riflettere su come modificare questo strumento di vendita ma soprattutto quanto modificare una linea di politica economica che sia maggiormente attenta al potere di acquisto delle famiglie ormai ridotto ai minimi termini La Federconsumatori ritiene che siano ben poche le famiglie che coglieranno tale occasione per effettuare i propri acquisti. Basti pensare, infatti, che la maggior parte delle famiglie ha tagliato i propri consumi durante tutto l’anno e solo in questo periodo, approfittando degli sconti, potrà concedersi 'il minimo indispensabile'".
"Le nostre previsioni sono sbagliate? - attacca ancora Redini - benissimo, saremo i primi non solo ad ammetterlo ma ad esserne contenti, perchè significherebbe finalmente vedere una luce in fondo al tunnel della crisi. Noi continuiamo con il nostro ruolo e con il paternalismo fuori tempo dei nostri decaloghi che, contrariamente a quanto pensa il direttore di Confcommercio, non significa esprimere diffidenza nei confronti dei commercianti ma informare il consumatore e, semmai, premiare i comportamenti virtuosi a scapito di chi, invece, non si comporta correttamente".

Ecco allora alcuni consigli utili della Federconsumatori per evitare di incorrere in truffe e finte promozioni:
1. Verificare durante questa settimana, prima della partenza dei saldi, il prezzo pieno del prodotto che si intende comperare per poi valutare la reale convenienza dello sconto;
2. Non fermarsi mai davanti alla prima vetrina, ma confrontate i prezzi di diversi negozi;
3. Diffidare dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi;
4. I prodotti venduti a saldo devono essere di fine stagione, ma dell’anno in corso, e non delle stagioni passate! La merce di risulta o di magazzino non può essere mescolata con i prodotti in saldo, ma dovrà essere venduta separatamente;
5. Occhio al cartellino! Su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in
percentuale dello sconto;
6. Non esiste l'obbligo di far provare i capi, ciò è a discrezione del negoziante. Il nostro consiglio è, comunque, quello di diffidare nel caso di capi di abbigliamento che si possono solo guardare ma non provare;
7. I commercianti in possesso del POS hanno l’obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat;
8. Conservare sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non 'conforme', in quanto obbliga il commerciante alla
sostituzione o al rimborso di quanto pagato;

Problemi o 'bufale' devono essere subito denunciate ai vigili urbani, all'ufficio comunale per il commercio o ad una associazione dei consumatori.

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