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Saldi: le aspettative dei commercianti e le attese dei consumatori

Giovedì iniziano i saldi invernali, in un clima economico avverso ecco le statistiche fornite dalla Confcommercio di Pisa: sconti fino al 50%. Rispetto agli anni scorsi diminuiscono gli acquisti sui prodotti di marca

Le feste sono quasi giunte al termine e da domani inizieranno i saldi, attesi da migliaia di cittadini che hanno posticipato regali e spese del periodo natalizio per poter risparmiare. Secondo i dati di Confcommercio gli sconti arriveranno in media fino al 40% e la maggior parte degli acquisti riguarderanno i capi d'abbigliamento, calzature, accessori e  biancheria per la casa. I prodotti di marca hanno subito invece un calo nel settore delle vendite.

Le statistiche di Confcommercio

Un'ampia maggioranza degli imprenditori, circa il 56%, prevede che gli affari dei saldi saranno in linea con quelli dello scorso anno. Solo un 25%, si aspetta  un miglioramento, mentre è in aumento la percentuale di coloro che si aspettano un andamento peggiore rispetto all'anno precedente. La quasi totalità delle imprese proporrà ai consumatori uno sconto medio sui prodotti in saldo fino al 50%. Il 62% degli imprenditori afferma che il proprio negozio sarà visitato da nuovi clienti. Il 68% degli italiani approfitterà dei saldi invernali e statisticamente due italiani su tre hanno manifestato l'intenzione di acquistare in periodo di sconti

Il consumatore tipico dei saldi è generalmente una donna, con un'eta compresa tra i 25 e i 44 anni, titolo di studio medio alto, preferibilmente occupata ma anche casalinga, residente soprattutto nelle regioni del Centro Italia e del Sud, nonché nelle grandi aree metropolitane. Al contrario, coloro che attribuiscono pochissima importanza ai saldi sono soprattutto i giovanissimi di età compresa tra i 18 e i 24 anni. Per Confcommercio sono in crescita le vendite di accessori e biancheria per la casaLe preferenze sui prodotti confermano il gradimento per i capi di abbigliamento come cappotti, maglioni, pantaloni, giacche. Diminuisce invece la percentuale di consumatori interessata ad acquistare a saldo gli articoli di pelletteria: valigie, borse, beauty case.

La spesa media prevista è di 200 euro, il 68% dei consumatori spenderà anche meno della media stimata. Una piccola parte spenderà tra i 200 e i 400 euro. Già annunciato il crollo dei prodotti di marca, contrariamente agli anni passati. Ormai sono soprattutto i giovanissimi ad attendere i saldi per comprare i prodotti griffati

“A dispetto delle previsioni catastrofiste dei soliti seminatori di sfiducia - dichiara Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio - le aspettative degli imprenditori non sono così drammatiche. Certo, molto forte è la consapevolezza del difficilissmo momento che stanno vivendo i consumi. Sentimento comprensibile, ma più di un commerciante su due si aspetta comunque un andamento in linea con i saldi 2011. Sull'altro versante, l'attenzione dei consumatori verso i saldi è ancora molto alta - conclude Pieragnoli -  7 italiani su 10 hanno intenzione di approfittarne, giudicando buona la qualità dei prodotti acquistati in saldo e molto conveniente il prezzo applicato”.

Le regole dei saldi

 

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, la Confcommercio Pisa ricorda alcuni principi di base. Per quanto riguarda i cambi, la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato.

Per la restituzione il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difettoPer la prova dei capi non c'è nessun obbligo ed è rimesso alla discrezionalità del negoziante. I prodotti in vendita e i capi proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento, se non sono stati venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso. L' indicazione del prezzo: c'è l'obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

 

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