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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Tassa di Soggiorno: la Regione Toscana ci ripensi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

La delibera di giunta regionale approvata dalla commissione sviluppo economico del Consiglio Regionale, conferma alla luce del sole la vera ragione dell'introduzione della tassa di soggiorno: fare cassa, drenare risorse all'economia reale per continuare ad alimentare una spesa pubblica fuori controllo, dispendiosa e inefficiente.

Infatti, se dovesse essere approvato in via definitiva questa balzello di stampo medievale, tutti i comuni, indipendemente dalle loro dimensioni, dalla loro collocazione geografica, storia, caratteristiche, peculiarità saranno liberi di introdurre, ai danni delle imprese turistiche, una tassa di soggiorno. Altro che commissione sviluppo! Stiamo parlando di un'arma in più concessa agli accaniti fautori della spesa pubblica off limits. Persino l'onere minimo richiesto, ovvero l'istituzione di un Osservatorio per il Turismo a livello comunale è stato cancellato, a riprova delle pessime e reali intenzioni di questa tassa, che non sono certo quelle di potenziare i servizi ai turisti.

Infatti, la cosa più grave, è che questo provvedimento consentirà di investire i soldi sottratti alle imprese, non solo a favore del turismo e dei beni culturali, ma anche dei servizi pubblici locali. Così, queste nuove entrate a bilancio, di natura parassitaria, potranno finanziare direttamente le inefficienze pubbliche ad esempio delle aziende locali di trasporto, piuttosto che di quelle dei rifiuti, non strettamente legate turismo.

Una pensata geniale, che ci regala il peggio del federalismo all'italiana, dove all'inasprimento delle tasse nazionali si aggiunge adesso una sempre maggiore e irresponsabile libertà impositiva dei livelli regionale, provinciale e comunale.

Come Confcommercio Pisa non intendiamo rassegnarci a questo diluvio, nelle settimane scorse abbiamo accolto con favore la contrarietà della Provincia di Pisa all'introduzione di questa tassa e proprio in queste ore abbiamo ufficialmente presentato un ricorso al Tar, contro il comune di Montescudaio, vero apripista in questa vicenda. Auspichiamo un radicale ripensamento di questa decisione, che così come è formulata rappresenta solo uno spregio contro le imprese che operano nel difficile e competitivo mondo dell'industria turistica toscana.

Federico Pieragnoli
Direttore Confcommercio Pisa

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