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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Calo turismo, Confcommercio: "Abolire la tassa di soggiorno subito"

Il direttore dell'associazione di categoria Pieragnoli commenta i dati dei flussi turistici diffusi dalla Provincia: numeri caratterizzati dal segno negativo. Confcommercio: "La preoccupazione del Comune è quella di fare cassa"

“I dati negativi relativi ai pernottamenti e agli arrivi nel comune di Pisa non sono per noi una sorpresa. Sono dati drammatici, se pensiamo che il calo del numero di arrivi nel 2012 è nell'ordine del -2,6%, superiore alla media provinciale (-2,1%), un calo dei pernottamenti del -0,5% mentre le presenze alberghiere si sono ridotte addirittura del -6,7%". Ad intervenire sui dati dei flussi turistici diffusi ieri dalla Provincia di Pisa è il direttore di Confcommercio Federico Pieragnoli che proprio qualche settimana fa aveva avuto una querelle con l'assessore al turismo Giuseppe Forte che rassicurava sulle presenze turistiche in città. "Crollano di colpo tutte le certezze e le rassicurazioni che l'assessore Forte andava raccontando in questi mesi, rinunciando ostinatamente ad accogliere ogni nostra proposta - sottolinea Pieragnoli - a partire dall'abolizione della tassa di soggiorno, una vera tagliola sui turisti, già vessati da un check all'ingresso molto oneroso, con una propensione alla spesa in calo, quasi del tutto privati di un adeguato sistema di servizi pubblici (cartellonistica, toilettes, punti informazione, materiale promozionale)".

Confcommercio punta anche il dito contro il sindaco Marco Filippeschi: "Alla luce di questi dati, suonano paradossali le parole del sindaco di Pisa Filippeschi quando dice che Pisa può diventare tra le prime 5 città per turismo internazionale - sottolinea Pieragnoli - il turismo è un fenomeno complesso e non può certo bastare un internet festival, una prima pagina di giornale, l'erogazione di qualche contributo per far fronte ad una concorrenza internazionale sempre più agguerrita. Un turismo che nella città della Torre è stato letteralmente brutalizzato da esigenze di bilancio comunale, in una ottica sistematica di impoverimento di una filiera dalle prospettive positive, che invece di essere affossata, andava al contrario promossa, rilanciata e valorizzata. Pisa avrebbe nel suo dna la vocazione di città turistica, per il grande patrimonio storico, artistico, monumentale, ambientale e paesaggistico di cui dispone, per essere al centro di snodi infrastrutturali di prim'ordine, ma la preoccupazione degli ultimi anni è stata quasi esclusivamente quella di fare cassa sulle spalle dei turisti, sentiti più come un peso che come una opportunità".

"Occorre - conclude Pieragnoli - ripartire quindi dall'abolizione immediata della tassa di soggiorno, dal potenziamento dei servizi pubblici e dall'ascolto attento delle categorie che operano in questo settore, lavorando insieme ad una seria ed efficace promozione nazionale e di internazionale della nostra città. Viceversa, ci troveremo la prossima volta a commentare dati altrettanto drammatici”.  
 

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