18° compleanno di Cantinajazz
Da sempre i sommelier abbinano il vino al cibo; dal 2001 CantinaJazz abbina il vino al jazz, ottenendo lo stesso effetto di esaltazione vicendevole. "Degustare la musica, ascoltare il vino" è ciò che viene proposto al pubblico di CantinaJazz, che a ogni evento incontra cantine e temi musicali diversi, sempre godendo di un riverbero di suoni e sapori sapientemente armonizzati.
Domenica 24 febbraio 2019 al cinema-teatro Lumiére (in centro a Pisa) si celebra il compimento dei 18 anni di vita di CantinaJazz con "i Mille Sapori del Jazz": un programma veramente sensazionale per una serata speciale, realizzata in collaborazione con il cinema-teatro Lumiere, il ristorante "il Tocco", moltissimi Produttori e col sostegno della Banca Popolare di Lajatico e del Corso di Studi in Viticoltura ed Enologia dell'Ateneo pisano. Non è esagerato il verbo "celebrare": il percorso gustativo, enologico e artistico, per la sontusità, varietà e profondità, è forse uno dei più ricchi e, insieme, gratificanti che CantinaJazz abbia mai allestito nella sua lunga storia.
L'arrivo del pubblico è previsto per le 20, quando gli spettatori verranno accompagnati al tavolo e riceveranno un calice di Bruvé, fine bollicina di sangiovese rosato di Usiglian del Vescovo che viene abbinata a una mousse di finocchiona del Salumificio Rosi. Dopo questa prima degustazione di assaggio, col palato già allenato dal Bruvé, si passerà al Sangiosé 2017, intenso e gradevolissimo sangiovese vinificato in rosato, sempre di Usiglian del Vescovo. Sui tratti gentili ma già di struttura che questo rosato esibisce, si abbinerà un antipasto di un ventaglio di salumi del salumificio Rosi (dal mitico lardo, delicatissimo, al pregiato salame in punta di coltello) e un crostino tipico toscano a base di patè di fegato.
Il primo rosso in scena è il Poggio alla Pietra 2014, della Fattoria Uccelliera di Fauglia, riuscitissimo esempio di quel Governo all'Uso Toscano che per primo impose i vini toscani all'attenzione del mondo. In questo blend di sangiovese, cabernet e alicante, recentemente premiato dal Decanter Asia Wine Awards, la morbidezza e la spontanea piacevolezza del Governo sono pilastri per un abbinamento coi rinomati Fusilloni del Martelli con ragù bianco di Razza Maremmana della Tenuta di Paganico. Il secondo rosso in scena è il celebre Veneroso 2015, Terre di Pisa DOC, che nel nome richiama la casata dei Venerosi Pesciolini della Tenuta di Ghizzano.
Questo blend storico di sangiovese e cabernet che ha ottenuto il "2 bicchieri" del Gambero Rosso, è una magistrale interpretazione del taglio classico toscano, che si esprime al meglio delle sue possibilità, mostrando maturità e giovanilità insieme, e che si presta ad accompagnare uno spezzatino di manzo locale dela macelleria "Lo Scalco" con cipolle di Certaldo.
L'ultimo momento dedicato al vino vede protagonista il Varramista 2001: l'annata di 18 anni or sono di questo impareggiabile syrah in purezza della Fattoria Varramista. L'assaggio di questo Varramista fa capire oltre ogni discorso cosa vuol dire che un vino "invecchia bene", che ogni anno di storia aggiunge dei sapori (detti "terziari" dagli esperti) che costituiscono una elaborazione biochimica degli aromi dell'uva fresca.
Così in questo vino che diventa maggiorenne contemporaneamente a CantinaJazz si avvertono, insieme alle note tipiche di confetture di frutta rossa, le note terziarie di cacao, liquerizia, cuoio e tabacco, singolarmente armonizzate ed equilibrate, per una esperienza gustativa che si può fare raramente. Si tratta di un vino "da meditazione" che potrebbe essere anche servito da solo, ma che in questa occasione verrà abbinato al pecorino delle balze con miele al tartufo.
Dopo questa lunghissima degustazione di cinque vini, da freschi a invecchiati, tutti campioni nella rispettiva categoria, si sentirà certamente bisogno di qualcosa che rinfreschi il palato: qui interviene in modo magistrale la RIBE di Bibbona, azienda da 25 anni impegnata nella produzione dolciaria, che dal 2017 ha lanciato i sorbetti biologici, al 40% di frutta con imballo ecocompatibile, rispettosi dell'ambiente quanto ricchi di gusto e piacevolezza.
Ma la serata non finisce qui, perché la chiusura è affidata al micidiale uno-due del caffé del Trinci, presidio slow-food del caffé di Cascine di Buti e il "ponce alla livornese" di Taccola1895 di Uliveto Terme: entrambi concepiti per chi non ha problemi ad assumere caffé di sera, ed in grado di ristorare chi si sentisse un po' fiaccato dopo una degustazione così intensa.
La presentazione tecnica dei vini sarà condotta dalla enologa/sommelier Valentina Panicucci e dagli enologi e docenti di Analisi Sensoriale: Giuseppe Ferroni, Francesca Venturi, Angela Zinnai. Tutta la preparazione del cibo è curata dal ristorante "il Tocco". Sarà disponibile, su richiesta, anche un menu alternativo vegetariano.
Sul palco una formazione in grado di dare tutto lo spessore musicale che serve a questi grandi vini: la stupenda tromba di Andrea Tofanelli è l'ospite speciale dell'Emiliano Loconsolo 4tet in una delle formazioni più affiatate e agguerrite insieme: Piero Frassi al piano, Nino Pellegrini al contrabbasso, Marco Simoncini alla batteria ed Emiliano Loconsolo alla voce e alla direzione artistica. Naturalmente, le poesie di Michele Cristiano Aulicino terranno compagnia negli stacchi della musica.
Il repertorio musicale spazierà su un ventaglio altrettanto ampio di quello gustativo: da brani vivaci e sbarazzini tipici della bollicina, alla maestosità sinfonica del Varramista che concentra 18 anni nel bicchiere: non solo jazz standard, quindi, ma grande apertura alle contaminazioni di tutti i tipi.
Il biglietto -onnicomprensivo- costa soli 35 euro (ci sono anche pochi posti in poltroncine di fila per chi vuole semplicemente ascoltare il concerto ma senza cena e degustazione, a 12 euro). Naturalmente è obbligatorio prenotare, via email (info@cantinajazz.com) o per telefono/whatsapp al 320 8787288.