'Antroporti in piazza delle Vettovaglie': spettacolo all'aperto
Questo spettacolo nasce intorno a una domanda chiara e puntuale: che cosa è il giullare oggi? Nel medioevo e in tutta la tradizione successiva della commedia dell'arte, i giullari recitavano le malefatte del potere nei confronti della popolazione più umile e povera, rendendolo così ridicolo agli occhi della società.
Essi, veri portavoce del popolo, giocavano un ruolo politico e sociale all'interno della società stessa. Tuttavia, crediamo che il ruolo del giullare, cugino del cantastorie, trovi la sua forza espressiva all'interno di un rito teatrale, dove gli spettatori, attraverso un'amara risata collettiva, riconoscono all'unisono la crepa che esise all'interno della società, crepa che divide la parte debole da quella dominante. E solo nella reale presa di consapevolezza di tale diaframma, la società può intervenire nel curare questa ferita al fine di progredirsi e migliorarsi.
Lo spettacolo, costruito per adattarsi in case, cortili, giardini, in luoghi non convenzionali, è costruito ad incastro con alcuni pezzi del repertorio di Dario Fo rielaborati dai due attori e legati tra loro insieme ad altri pezzi, anche musicali, di nostra ideazione. I due attori sono sempre in scena ad intrattenere il pubblico alla maniera dei giullari attraverso la tecnica dell'affabulazione e della narrazione utilizzata nel teatro popolare. I due giullari, conducono uno spettacolo di cabaret dal sapore amaro. Infatti la critica politica espressa sia attraverso i pezzi di Fo che da quelli ideati dai due attori è forte contro i potentati delle lobby.