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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Bocelli, annuncio shock: "Rischio chiusura per il Teatro del Silenzio"

Il tenore di Lajatico è intenzionato a riportare l'evento che si svolgerà il prossimo luglio ai livelli dell'edizione 2010: se questo non avverrà sarà l'ultimo anno per la grande kermesse nelle colline della Valdera

Andrea Bocelli si riapproprierà del suo palco nella prossima edizione del Teatro del Silenzio. Questo l'annuncio dato stamattina dallo stesso tenore sul palco del Teatro Era di Pontedera dove ha ritirato un riconoscimento da parte dell'Unione dei Comuni della Valdera. "Nella scorsa edizione del Teatro del Silenzio ho avuto un ruolo marginale, ma c'é stata una flessione. In quella del prossimo luglio sarò impegnato in prima persona per far tornare l'evento ai livelli del 2010. Se questo non avverrà, dico pubblicamente che sarà l'ultimo anno" ha affermato Bocelli.

Il maestro, originario di Lajatico, paese dove si svolge lo show, ha ricordato che "inizialmente lo spettacolo era stato studiato per durare cinque anni, ma che poi, a furor di popolo, é stato fatto anche il sesto anno. A me, però, non piacciono le cose che vanno indietro, per cui tornerò protagonista il prossimo luglio".

Davanti a lui al Teatro Era oltre ai rappresentanti istituzionali, anche i ragazzi delle scuole superiori della zona a cui Bocelli ha lanciato un'idea: "Inviate all'indirizzo di posta elettronica veronica@andreabocelli.com una frase che racchiuda una poesia o una riflessione sul territorio o su quello che ritenete più giusto. La migliore sarà recitata sul palco durante il Teatro del Silenzio e l'autore sarà premiato con una somma di denaro".
 
Poi Andrea Bocelli ha fatto un appello alle istituzioni per rendere l'attività delle fondazioni a sfondo benefico più libere da vincoli fiscali, prendendo esempio da quel che accade negli Stati Uniti. "In Italia si può donare fino a 70 mila euro e comunque non più del 10% del reddito - ha spiegato il maestro che recentemente ha presentato a Los Angeles la fondazione a lui intitolata - mi sembra poco, visto che molte persone hanno voglia di aiutare gli altri donando denaro. Da noi le fondazioni che cercano di dare risposte ai bisogni della gente godono di poca fiducia. Negli Stati Uniti, invece, hanno senza dubbio più libertà e riescono a essere molto più utili alle persone che soffrono". Bocelli ha mosso critiche generali allo Stato italiano, reo, secondo il tenore, di frenare chi ha voglia di crescere. "In Italia si combatte chi si arricchisce a danno degli altri - ha detto - è tutto giusto, ma si tratta di una pratica che finisce per coinvolgere tutti, anche quelli che hanno voglia di crescere, ma che si trovano davanti a troppa burocrazia, finendo per rimanere ingessati nel sistema".

Il tenore si è espresso criticamente anche contro la mancanza di meritocrazia: "Nelle pubbliche amministrazioni va avanti chi non sbaglia. Ma chi non sbaglia è chi non fa". E poi ha esortato i ragazzi delle scuole superiori della zona presenti in sala a "fare senza paura di sbagliare, perché dove c'é volontà, c'é una via". E per rendere meglio l'idea ha raccontato un aneddoto dei suoi inizi: "Insieme a un gruppo di amici dovevamo fare il nostro primo concerto al teatro di Peccioli. Ma giunto sulla porta mi chiesero il biglietto. Se sono diventato così famoso, evidentemente, tutto è possibile". (fonte Ansa)

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