Weekend di grande valore per la città di Pisa quello appena trascorso. La Torre di Pisa è tornata completamente a splendere. Sabato infatti è stata festeggiata la fine dei lavori che duravano da oltre vent’anni. All’inaugurazione hanno partecipato il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, il presidente della Primaziale Francesco Pacini, l’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto e il ministro alle infrastrutture Altero Matteoli. Assicurata la stabilità ed effettuato il restauro materico, la Torre risplende: il suo marmo è tornato bianco.
"E' una visione spettacolare - ha dichiarato il primo cittadino Filippeschi - Il restauro della Torre pendente ha ridato pieno splendore al monumento. Dopo l'eccezionale opera ingegneristica del consolidamento statico, oggi salutiamo un altro intervento di altissimo livello culturale e scientifico che farà scuola. Ringrazio di cuore l'architetta Gisella Capponi, direttrice dell'Istituto Superiore per il Restauro, che ha coordinato con successo un'operazione così complessa e delicata".
"La nostra Torre e la piazza dei Miracoli sono patrimonio dell'umanità, per l'umanità - ha proseguito Filippeschi - devono essere conservati e fruiti all'altezza del valore incomparabile che rappresentano. In vent'anni abbiamo dato sicurezza al monumento, restituendolo oggi al godimento di tutti". "I prossimi impegni riguarderanno la cura della piazza e la realizzazione del Piano di gestione del patrimonio Unesco che riguarda l'intorno del complesso monumentale, l'accoglienza dei turisti e il collegamento con percorsi artistici nell'intero centro storico - ha aggiunto il sindaco - chiediamo ancora grande attenzione a Regione, Governo e Unione Europea. Pisa ha bisogno di migliorare ancora la sua capacità d'accoglienza per donare al mondo la vista dei suoi tesori".
E il ministro delle infrastrutture Altero Matteoli ha lanciato l'idea, durante il convegno che si è svolto al Duomo sulle cattedrali d'Europa, di eleggere Pisa capitale europea dei restauri delle cattedrali.
"Credo che sia il momento di pensare a un'associazione internazionale delle Fabbricerie - ha detto Matteoli - una sorta di agenzia europea, con sede qui a Pisa, che possa interloquire con i Governi e le istituzioni nazionali ed europee rivendicando il ruolo che le spetta". E ha aggiunto: "Le Fabbricerie italiane, con il loro personale dedicato a un compito così raro e prezioso potrebbero diventare un aiuto efficace per fronteggiare particolari emergenze, come ad esempio l'ultimo devastante terremoto dell'Aquila: potrebbe nascere una collaborazione con la Protezione Civile così da divenire una sorta di pronto intervento per la tutela degli edifici di valore artistico".