Marc Augé al Carmignani: La solitudine nel tempo dei non-luoghi
Il 27 settembre, alle 10.30 al Polo Carmignani, Marc Augé, etnologo e antropologo sociale tra i più noti al mondo, terrà una conferenza sul tema 'Solitudine e compagnia nell'era dei non-luoghi'
Avete presente quante persone e quanto viavai può contenere un aeroporto, un'autostrada o un centro commerciale? Bene, nonostante questi ambienti siano pieni di storie e di vita sono dei non luoghi: ovvero dei posti anonimi e di transizione, dove le persone non hanno più un'identità e non si incontrano mai. Quando un luogo perde le sue caratteristiche e la sua funzione sociale, diventa solo un posto di passaggio, muto e privo di storia. Il non luogo è simbolo e conseguenza del cittadino contemporaneo: nonostante sia circondato da migliaia di persone soffre per la solitudine, diventando il primo spettatore della propria vita.
A parlare di non-luoghi sarà nuovamente Marc Augé, che giovedì terrà una conferenza sulla solitudine e la compagnia nell'era dei non-luoghi. Augé è il sociologo che ha creato il neologismo non luogo e lo ha traslato in una dimensione di surmodernità, legata alla vita di tutti i giorni. L’iniziativa, promossa e coordinata da Raffaello Ciucci docente di Sociologia all’università di Pisa, si colloca nell’ambito delle attività del dottorato di ricerca in Storia e sociologia della modernità, presieduto dal professor Luigi Muzzetto. I lavori saranno aperti da Paolo Nello, direttore del dipartimento di Scienze politiche.
Marc Augé, direttore della "École des hautes études en sciences sociales" a Parigi, è conosciuto e tradotto in tutto il mondo per i suoi lavori sulla realtà del mondo contemporaneo e sulla vita nelle grandi metropoli. Ha rivolto un’attenzione particolare alla diffusione paradossale della solitudine in società che sperimentano il crescente uso dei mezzi di comunicazione.