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Picasso a Pisa: le figure e i mostri dell'artista raccontano la storia del Mediterraneo

Le affascinanti opere denunciano i crimini nella seconda guerra mondiale: la bruttezza e il male sono temi ricercati dall'artista spagnolo

Una linea lunga e sottile che unisce il Mediterraneo a Palazzo Blu, linea che unisce le 270 opere di Picasso nella mostra pisana. Un'artista poliedrico, geniale, essenziale, duro, a volte osceno, eccessivo e rivoluzionario. Sembrava impossibile riunire alcune delle sue opere sotto il solo filo conduttore del Mediterraneo, eppure il risultato è omogeno e intuitivo. "Picasso fagocitava un numero sterminato di immagini e nozioni ed era affascinato dalla corrida - afferma Claudia Beltramo Ceppi, spiegando le opere esposte - uno spettacolo in cui il toro è vittima e protagonista e in cui l'autore si rivedeva molto".
Infatti le figure di tori e minotauri sono tante, presenti in tele e ceramiche. Mostri mitici, riveduti e trasformati con il suo pennello. A volte sembra che l'autore voglia renderli più miti, altre volte, basta quel tocco di nero a far riapparire il mostro. Un percorso tra opere che raccontano il modo in cui egli vedeva la vita: cupa, colorata, scomposta e senza mezzi termini. D'altronde Picasso era una persona capace di affermare una cosa e negarla un minuto dopo.

La mostra si chiude con l'ultimo periodo dell'artista: le sue opere erotiche, in cui Picasso esprimeva la vera creatività e la parte sui Poèmes et lithographies. Poemi e litografie che parlano della banalità del male. Vita, metamorfosi, guerra e morte: temi di opere che racchiudono il nostro mare e la nostra storia. Nel dolore della guerra, l'artista parla attraverso i suoi mostri. Ma il caso ha voluto che morisse due anni prima del dittattore Franco, che tanto aveva segnato l'ansia e la perfezione della sua opera: saper ritrarre il male e la bruttezza dell'uomo.
Il Dottor Filippo Zevi racchiude la personalità del pittore con un aneddoto: "Picasso è come il primo scalatore che raggiunse la punta dell'Everest. Arrivato in cima, qualcuno gli chiese - Perché l'hai fatto?- E lui rispose - Perchè mi trovavo lì".


La mostra di Picasso a Palazzo Blu

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