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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Perignano, Gesù straniero: i diritti degli extracomunitari nel presepe

La provocazione di Don Armando Zappolini ha come obiettivo quello di raccogliere firme a favore del diritto di cittadinanza delle persone straniere. Molti bambini di altri paesi non sono ben accetti in Italia

Gesù come un ospite poco gradito nel nostro paese. Succederebbe esattamente questo se invece di 2mila anni fa, nascesse oggi in Italia. "Non verrebbe riconosciuto come cittadino italiano, bensì come un immigrato, un extracomunitario portato dai genitori palestinesi Giuseppe e Maria, arrivati clandestinamente. Al pari di tanti altri bambini e ragazzi stranieri che crescono nel nostro paese, non sarebbe ben accetto. Questa assurdità deve finire". E' questo il pensiero di Don Armando Zappolini, presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca) e parroco di Perignano, nel Comune di Lari, che ha dedicato il presepe, allestito ogni anno nella sua parrocchia, proprio al tema dei diritti di cittadinanza delle persone straniere.

"Il Natale - spiega il presidente del Cnca - è certo un momento di festa, ma non di interruzione della coscienza. L'incarnazione di Cristo chiama tutti i cristiani a fare i conti con la realtà concreta della vita umana, con le condizioni che aiutano o danneggiano l'esistenza delle persone. Una legge sulla cittadinanza ancorata al principio dello ius sanguinis non è adeguata al messaggio rivoluzionario di Gesù, al riconoscere fratello qualunque altro essere umano. Ed è anche piuttosto stupida: non valorizziamo persone che sono una risorsa indispensabile per un paese sempre più vecchio e ripiegato su stesso". "Per questo diciamo: firma per far diventare Gesù cittadino italiano" conclude don Zappolini.

Chi vorrà condividere questa provocazione potrà infatti sottoscrivere le due proposte di legge di iniziativa popolare messe a punto dalla campagna "L'Italia sono anch'io", che mirano proprio a cambiare la legislazione vigente sulla cittadinanza e sul diritto di voto. "Il presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni, il sindaco e i consiglieri comunali di Lari saranno con noi a raccogliere le firme - conclude don Armando - non possiamo più attendere. Gli episodi terribili di Torino e di Firenze sono un monito rivolto a una cultura che stenta a fare questi passi di civiltà, che resta troppo timida davanti al razzismo, alla xenofobia, alla discriminazione".

Il presepe di Don Armando a Perignano

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