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Pisa capitale della ricerca scientifica e tecnologia d'avanguardia

Il successo dell'iniziativa 'La notte dei ricercatori' ha dimostrato come Pisa sia una delle città più importanti nel settore della ricerca scientifica, merito anche dell'Università

"La notte dei ricercatori" è stato un evento importante per la diffusione della cultura scientifica. L'iniziativa ha dimostrato come Pisa sia una delle capitali italiane degli studi scientifici e della ricerca, con più di 20 mila lavoratori nel settore: 5 mila ricercatori solo nel comparto pubblico, circa il 5,5% della popolazione residente. Con un 3,5%, Pisa è la provincia italiana con la più alta incidenza d’investimenti rispetto al Pil prodotto dal territorio, un dato nettamente superiore sia alla media europea che al dato nazionale.

Vista da questa prospettiva non può certo stupire che uno studio condotto dall’Università di Bari collochi Pisa al primo posto fra le province d’Italia per investimenti nella ricerca rispetto al Pil prodotto dal territorio. Conseguentemente, non sorprende neppure che in città si produca il 6% dei brevetti italiani e il 6,7% dei progetti finanziati dall’Unione Europea. Un contributo importante in tal senso arriva senza dubbio anche dalle nuove imprese del distretto pisano, legato al mondo dell’alta tecnologia: oltre 9 mila quelle impiegate nei settori tecnologici, di cui 1.300 nell’high-tech e soprattutto 800 nell’Ict, un settore che nel territorio pisano produce un fatturato annuo di 80 milioni e da lavoro a circa 7 mila tecnici altamente specializzati.

Ma per quanto riguarda la ricerca scientifica e la tecnologia il lavoro grosso continuano a farlo le università, l’ateneo pisano in primo luogo: una realtà che nell’ultimo anno ha prodotto 6.785 laureati, in cui studiano oltre 52 mila studenti e 775 dottorandi, dove lavorano 1.586 docenti fra professori ordinari e associati e ricercatori e che fino ad oggi ha depositato 161 domande di brevetto.

E poi soprattutto eccellenze quali la Normale  e il Sant’Anna. Il tutto senza dimenticare i 123 mila metri quadrati del Cnr di San Cataldo, la cui realizzazione, completata alle soglie del 2000, è costata 110 miliardi di lire e costituisce il più importante intervento di edilizia per la ricerca in Toscana, che dà ospitalità ad alcune delle più importanti esperienze di ricerca a livello nazionale ed europeo.

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