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Sabato, 20 Aprile 2024
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Pisa museo a cielo aperto: in centro arrivano le opere di Anna Chromy

Nove grandi statue di bronzo saranno collocate nel cuore della città fino al prossimo 10 novembre

Nove opere dell’artista Anna Chromy allestite in altrettanti luoghi suggestivi del centro storico di Pisa. Si chiama 'Archetipi Spirituali', la mostra, voluta dal Comune di Pisa, dell’artista boema, residente sulla Costa Azzurra, che sarà inaugurata venerdì 20 settembre (Palazzo Gambacorti, sala delle Baleari, ore 17.00), visibile fino al 10 novembre.

Scrive Serena Nannelli nelle note al catalogo che “Anna Chromy, rivisitando alcune figure leggendarie nelle sue sculture, dà corpo a quella che è un’arte che potremmo definire spiritocentrica perché consente la comprensione e riaffermazione di principi e valori eterni dello spirito (…). La raccolta di sculture dell’artista, denominata “Archetipi spirituali”, proprio come i miti cui si ispira, parla il linguaggio dell’anima”.

Sculture di grandi dimensioni verranno collocate nel cuore della città, lungo l’asse che da piazza della Stazione a piazza Vittorio Emanuele II porta fino a piazza XX Settembre (sede del Comune), per poi proseguire sul lato nord del fiume Arno in San Michele in Borgo, Largo Ciro Menotti. Fuori dall’itinerario, infine, una scultura sarà collocata a Marina di Pisa, in piazza delle Baleari.

Tra le opere in mostra, la grande scultura in bronzo patinato dedicata al personaggio mitologico di "Sisyphus” (altezza 290 cm e 900 kg di peso), “raffigurato in eterna pedalata assieme alla compagna e al figlioletto”, nell’area verde davanti alla Stazione; il titano “Prometheus” (altezza 250 cm e 500 kg di peso) sarà al centro di Largo Ciro Menotti, mentre le due opere scultoree rappresentanti “Chronos I” e “Chronos II” saranno porta di accesso in Corso Italia da piazza Vittorio Emanuele II. Qui saranno visibili anche l’opera dedicata al mito di “Alcyon” e l’imponente “Olympic Spirit” che, grazie alla sua altezza, sembra accarezzare il cielo. In prossimità di piazza XX Settembre campeggerà il “Don Giovanni” con “il culto del proprio Io personale, la cui dissolutezza egli appaga dando sfogo a capricci e impulsi”. In via Oberdan l’“Ulysses” che Anna Chromy ritrae “nel bel mezzo della sua ricerca, che è prima di tutto esistenziale, in equilibrio tra rischio di perdita e promessa di conquista”. L’opera più ricorrente nella produzione di Anna Chromy e fulcro filosofico della sua arte, “The Cloak of Conscience” (“Il Manto della Coscienza”, in bronzo dorato) sarà posizionata davanti alla chiesa di San Michele in Borgo. Di quest’opera l’artista ha realizzato un esemplare monumentale con il marmo della Cava Michelangelo di Carrara. Infine, l’ultima opera dedicata al dio del mare nella mitologia greca, “Poseidon” sarà esposta in piazza delle Baleari a Marina di Pisa.

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Chi è Anna Chromy

Nel corso della sua quarantennale carriera, l’artista è stata ricoperta di riconoscimenti e onorificenze come il premio Michelangelo e il premio Dalì e Kafka a Praga. È stata nominata membro onorario della National Sculpture Association of China a Pechino ed è stata invitata a esporre le sue opere in luoghi prestigiosi come Place Vendôme a Parigi, e importanti musei, come il Museo Nazionale della Cina a Pechino.

È l’artista vivente con il maggior numero di opere (70) installate nei Musei e in altri luoghi pubblici di importanza culturale e storica. La Chromy è conosciuta come la creatrice del monumentale “Cloak of Conscience”, la più grande scultura mai scolpita in un unico blocco di marmo (250 tonnellate).

Nata da madre ceca e padre tedesco a Krumau, in Cecoslovacchia, Anna Chromy studia arte a Parigi dove incontra il suo mentore, Salvador Dalì che diverrà suo amico personale, influenzandola con lo stile del surrealismo. A partire dagli anni ‘80, il suo lavoro ha cominciato a essere l’immagine di molti eventi ampiamente pubblicizzati. Nel 1985, crea tre schizzi intitolati “Faces of Peace” per l’Anno della pace delle Nazioni Unite a New York. La sua pittura, “Uomo, Terra, Universo”, diviene il dipinto ufficiale di Expo 92 a Siviglia. Nel 1985, Chromy e suo marito si stabiliscono a Cap Martin, sulla Costa Azzurra, trasformando la loro casa in un museo. Attualmente risiedono a Montecarlo (Principato di Monaco).

Dal 1988 è presente a Pietrasanta, dove lavora e ha un proprio studio. Dal 2004 a Pisa una sua opera, “Sisiphus”, è collocata nei giardini della Scuola Superiore Sant’Anna.

Tra le principali mostre personali: Monaco (1977), Madrid e Barcellona (1980), Lille (1981 - 1983), Bratislava (1989), Praga (1989), Kiev (1990), Monaco (1991), Salisburgo (1991), Vienna (1991), Zurigo (1991); Praga (1991); Aix-en-Provence (1991); Sevilla (1992); Praga (1992); Principato di Monaco (1996; 1997); Parigi (1996); Stoccarda (1996), Praga (2000); Porto Rotondo (2001); Salisburgo (2001); Montecarlo (2002), Ferrara (2003); Pietrasanta (2004); Guangzhou / Canton 2005; Parigi (2005); Mentone (2006); Atene (2007); Beijing (2009); Saint Tropez (2011); Foshan (2012); Beijing (2013); Shanghai (2013); Cap Ferrat (2014); Beijing (2015); Torre del Lago Puccini (2017); Astana (2017); Cascina (Pi) (2019); Pisa (2019).

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