Teatro: il "Circo della fogna" al Cinema Teatro Lux con "In religioso silenzio"
Il Teatro Lux è lieto di presentare, in anteprima nazionale, il nuovo spettacolo del Circo della Fogna.
Dopo L'Osteria del Malcontento, che vedeva anche la partecipazione delle Belle Di Mai, IN RELIGIOSO SILENZIO è la seconda produzione originale nata dalla collaborazione tra TheThing Promozione Eventi, che dalla stagione 2014-2015 gestisce il Cinema Teatro Lux, e il Il Circo Della Fogna, che durante questa stagione ha lavorato come compagnia residente del teatro.
Lo spettacolo andrà in scena in anteprima sabato 17 gennaio, alle 21, e domenica 18 gennaio, alle 17.30, presso il Teatro Lux, in Piazza Santa Caterina N. 6.
I biglietti, che costeranno 7 euro, potranno essere acquistati presso il Teatro durante gli orari di apertura (tutti i giorni dalle 15 alle 24) o prenotati telefonicamente chiamando il 050.550317.
La Storia
La resurrezione di Gesù Cristo. L'evento che diventò il postulato del cristianesimo. Un postulato che ha del misterioso, del magico, del surreale. La religione cristiana fonda tutto il suo essere su questo evento. La resurrezione della carne è la verifica definitiva per cui Gesù Cristo è il figlio di dio, mandato dal padre medesimo a salvare l'umanità. È curioso notare come una delle più grandi strutture di potere che hanno influenzato il pensiero politico e culturale dell'Occidente, si fondi su un mistero, "non concepibile agli occhi del corpo, ma a quelli dell'anima", asserirebbe Francesco. Ma ogni grande evento storico ha le sue luci e le sue ombre; e più l'evento è grande, più lunghe sono le sue ombre. Giravano voci che il corpo di Gesù fosse stato trafugato dai discepoli per inscenarne la resurrezione. Matteo, pur prendendo le distanze da queste posizioni (28:11), conferma l'esistenza di tali malelingue. Come è andata veramente? E se fosse stata tutta una messa in scena da parte dei discepoli per non vanificare la ventata rivoluzionaria spiritual culturale che il personaggio di Gesù aveva portato? Come agire per non essere visto e scoperti?
La finzione
In Religioso Silenzio racconta la storia di Tito e Dodo, due disoccupati cronici del nostro tempo. Con il termine cronico, ci riferiamo a quello stato che coglie l'individuo quando pensa di non poter mutare niente di se stesso e del mondo che lo circonda...un male che affligge il nostro tempo e la nostra generazione. Costoro, su commissione di una confraternita segreta, si ritrovano a dover trafugare il cadavere più importante della Storia: Gesù Cristo. Un lavoro sporco ma ben retribuito, che i nostri protagonisti, con le dovute ansie, speranze e paure, si apprestano a svolgere. Ma nel momento di aprire il sepolcro, lo scoprono essere vuoto.
Da qui si sviluppa il dramma di Tito e Dodo: cosa fare? Fuggire? Impiccarsi? Trafugare un altro corpo? Potrà mai la cifra di denaro promessagli, cambiare le loro vite?
Tutto lo spettacolo si svolge in mancanza dell'elemento centrale: il corpo di Cristo, grande assente in tutta la pièce. Presenti invece i due poveri protagonisti, con le loro anime sudicie e innocenti come bambini: indifesi e malviventi per forza, tessitori di tranelli da quattro soldi, vittime di un inganno di cui sono la bassa manovalanza.
Il denaro e la resurrezione, due elementi apparentemente distanti, sono invece legati tra loro a doppio filo. Nella vicenda nessuno crede alla resurrezione di Cristo: né i suoi seguaci né i nostri antieroi, gli unici tuttavia che potrebbero esserne i diretto testimoni. Nessuno crede nella resurrezione, ma tutti credono nel denaro, l'unico idolo che raccoglie la fedeltà di tutti.
Tito e Dodo non sono però gli unici personaggi dello spettacolo. Le rocambolesche e tragicomiche avventure dei due, sono cantate da altri due figuri, che in scena, vestono i panni dei due disoccupati. La meta teatralità permette così di mettere a fuoco la natura ludica del teatro, che attraverso un giocoso patto tra attori e spettatori sul senso di realtà e finzione, dà vita al rito collettivo.