'La prossima stagione: spettacolo da leggere'
Spettacolo da non perdere quello presentato al Teatro di Lari sabato 28 marzo alle 21,15 per la rassegna teatrale RossoScena, organizzata da Scenica Frammenti con i comuni di Casciana Terme Lari, Ponsacco e Crespina Lorenzana.
In scena 'La prossima stagione spettacolo da leggere' di e con Michele Santeramo, drammaturgo d'eccezione, vincitore del premio della critica 2013, del premio Hystrio 2014 e fra i finalisti del premio UBU 2014 per il Guaritore come migliore novità italiana e ricerca drammaturgica.
Ne La prossima stagione Santeramo racconta accompagnato dalle immagini di Cristina Gardumi che scandiscono la partitura del testo. I suoi disegni rivestono il ruolo fondamentale di mostrare la fisicità dei protagonisti, in uno spettacolo "da leggere", in cui non ci sono attori ma solo personaggi che dialogano attraverso la voce di un unico narratore.
È la storia di un lui e una lei, di un marito e una moglie, mostrati al presente in sei momenti della loro vita, a distanza di dieci anni l'uno dall'altro, dal 2015 al 2065, per cercare una risposta a come le vite delle persone saranno costrette a modificarsi, accontentarsi, piegarsi, perché intanto il mondo sarà cambiato, mentre le persone continueranno ad avere le stesse pulsioni profonde, gli stessi desideri, le stesse passioni. Un macchinario che permette di vedere i ricordi costringerà Viola e Massimo a raccontarsi ogni verità; i soldi spariscono e al loro posto, per pura democrazia, viene usato il sangue; la morte è obbligatoria e si prenota ad orario e giorno esatti; i pasti sono sostituiti da barrette energetiche complete. Lo spettacolo evidenzia come si modifica il rapporto tra questi due personaggi, come cambia la loro voglia di tenerezza, il loro modo di scherzare, la loro innata leggerezza.
Ma il futuro, in teatro, non è credibile perché l'azione, per essere vera, deve trattenere il tempo nel presente. Il dialogo, quindi, non è messo in scena, ma letto da un solo attore. Le didascalie rivestono un ruolo fondamentale e sono proiettate come sovratitoli. Così vengono lette dallo spettatore interrompendo il flusso del racconto. Non si tratta di semplici didascalie che descrivono azioni, piuttosto di visioni a cui si affida - come se per quei momenti lo spettacolo cedesse il posto al romanzo - un pezzo di racconto privato, tra spettatore e pagina scritta, al di là della mediazione della voce dell'attore.
È uno spettacolo da leggere: perché il futuro è irrappresentabile, perché l'attore legge il dialogo, perché lo spettatore legge lo spettacolo.
RossoScena è una stagione teatrale 'territoriale', composta in un unico cartellone ma dislocata in teatri e spazi presenti nei tre comuni dell'area. L'obiettivo è quello di ricondurre la gente a teatro riportando il teatro alla gente sia in senso fisico che ideale. Al tempo stesso, RossoScena è una stagione costituita in buona parte su residenze: artisti che per una settimana usufruiscono del teatro di Lari presentando, in cambio, i loro prodotti artistici in forma conclusa o ancora come work-in-progress. Una scelta determinata e determinante per legare cultura e territorio.
Ingresso: 5 € www.teatrodilari.it ; www.scenicaframmenti.com