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Venerdì, 19 Aprile 2024
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'Tutta colpa di Steve' al centro Mixart: biglietti omaggio per i lettori

Il comico Andrea Cappellini porta in scena il dialogo tra il fondatore della Apple Steve Jobs e un giovane italiano che vive in un momento particolarmente difficile e si scontra con la dura realtà dei nostri tempi

Dopo il successo dello spettacolo Rido Abbestia, Andrea Cappellini, comico di Pomarance ma pisano d'adozione, torna sul palco del Centro Mixart di via Bovio, stavolta da solo, con la prima del suo nuovo spettacolo 'Tutta colpa di Steve' (giovedì 10 luglio), un ironico dialogo tra un giovane del nostro paese e uno dei geni del ventesimo secolo, ovvero Steve Jobs.

PisaToday è media partner dell'evento e regalerà dieci biglietti ai primi lettori che invieranno una mail a pisatoday@citynews.it (indicare nome e cognome e un indirizzo di posta elettronica al quale poter essere ricontattati per il ritiro degli omaggi, validi solo per lo spettacolo. Un solo biglietto per ogni mail). La serata prevede anche un apericena dalle 19,30 in cui interverranno tre start up (Talent Garden, Fab Lab Pisa e Start up Grind) che racconteranno i loro progetti, mentre l'inizio dello spettacolo è previsto per le 21,30 (apericena + spettacolo 8 euro, solo spettacolo 5 euro).

Entrando nei dettagli, con grande leggerezza e ironia Andrea Cappellini (già penna di Spinoza, Vernacoliere e comico di Zelig Lab) porta in scena un confronto tra la generazione di Jobs e quella dei precari degli anni 2000, tra le opportunità della Silicon Valley degli anni 80 e la desolazione dell'Italia nel 2014, tra chi ce l’ha fatta a costruire i suoi sogni e chi non sa nemmeno se ce la farà ad arrivare alla fine del mese.

Scritto con Marco Vicari (autore per La 7/Fatto Quotidiano/Zelig Lab) lo spettacolo passa con facilità da temi più leggeri (i rapporti con le donne, le code nei locali e l’eterna sfiga di chi suona la chitarra ai falò) a temi più impegnativi, (la meritocrazia, la corruzione e la fuga dei cervelli all’estero). Tra monologhi e canzoni Andrea Cappellini ci accompagna in un viaggio esilarante ma amaro, alla scoperta di una generazione in coda, in attesa che qualcosa cambi. Il tutto mettendo in scena un epico confronto tra un uomo che diceva "Siate affamati, siate folli" e un ventenne il cui mantra è "Sto lavorando su me stesso. Il problema è che sono a progetto anche li'".

"Jobs rappresenta l'emblema di chi ci dice di fare, di studiare, ma oggi ci scontriamo con la dura realtà visto che diventiamo precari e magari abbiamo tante idee ma non ci sono i fondi per realizzarle - afferma Cappellini - con questo spettacolo ripercorro un po' la mia storia, quella di un ragazzo che viene dalla campagna e che si scontra ad esempio con l'espansione della tecnologia che ci fa perdere il contatto con la realtà. Il protagonista dello spettacolo cercherà di fare la rivoluzione ma si troverà da solo". Un finale particolarmente amaro farà riflettere sull'attuale situazione nel nostro paese. Non mancate!

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