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Navacchio: un distretto produttivo alimentato solo da energie rinnovabili

Geotermia, solare, biomasse, eolico per rendere autosufficiente l'area dei centri commerciali. Il Comune parteciperà ai bandi della Regione Toscana che finanziano l'efficientamento energetico degli immobili e dei processi produttivi delle imprese

Trasformare l'insediamento commerciale-industriale di Navacchio in un distretto produttivo alimentato solo da energie rinnovabili: geotermia, solare termico, mini eolico e biomasse. Lo vuol realizzare il Comune di Cascina e per questo ha chiesto aiuto al Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche (Cosvig), costituito nel 1988 e oggi braccio operativo della Regione Toscana per la gestione della segreteria del Polo energia della Regione.

Ecco perché in municipio a Cascina, il sindaco Alessio Antonelli e Piero Ceccarelli, amministratore unico di Cosvig, hanno firmato un accordo di collaborazione grazie al quale sarà tra l'altro redatto lo studio di fattibilità per rendere il distretto produttivo di Navacchio completamente autosufficiente dal punto di vista energetico.
"L'obiettivo è un distretto capace di produrre in loco tutta l'energia di cui ha bisogno - spiega Giorgio Catelani, assessore all'Ambiente di Cascina - con un consistente risparmio sui costi da parte delle aziende". Tecnicamente l'idea è quella dello sviluppo di un prototipo di telecondizionamento multifonte, alimentato da solare termico, da un impianto a biomasse e da pompe di calore geotermiche.

Dove prendere questa energia? Secondo la proposta per lo sviluppo del progetto, le fonti energetiche localmente disponibili sono rappresentate da: una discarica in fase di dismissione la cui fascia di rispetto può essere utilizzata per ospitare un impianto solare a concentrazione; due falde acquifere a profondità comprese tra i 40 e di 150 metri con temperature di 17-22 gradi che possono esser utilizzate per ricavare energia geotermica capace di far risparmiare 8.084 tonnellate di anidride carbonica emessa in atmosfera ogni anno; infine, le superfici degli ampi parcheggi a servizio dei centri vendita e i tetti degli immobili commerciali possono ospitare impianti solari fotovoltaici. "Tutta la piana di Pisa si presta ad essere sfruttata dal punto di vista geotermico - spiega Loredana Torsello del Cosvig - e sono già in corso studi che cercano di stabilire quanto fabbisogno energetico può essere soddisfatto con il calore del sottosuolo".

Dove prendere i soldi necessari? Entro il giugno 2015, il Comune, con la consulenza del Cosvig, parteciperà al bando europeo Horizon 2020, che finanzia le tecnologie di teleriscaldamento e telecondizionamento, e chiederà di finanziare un progetto che varia dagli 1,5 ai 2 milioni di euro per il distretto di Navacchio. Poi a marzo il Comune parteciperà ai bandi della Regione Toscana che finanziano l'efficientamento energetico degli immobili e dei processi produttivi delle imprese, con finanziamenti che possono arrivare, per ogni ambito di intervento, a 1,5 milioni di euro.
"Si tratta di una azione che rientra nel nostro Piano d'azione per le energie rinnovabili - spiega Alessio Antonelli, sindaco di Cascina - che l'Unione Europea ha approvato di recente e al quale abbiamo accompagnato, nelle previsioni della variante al regolamento urbanistico, la realizzazione di un parco energetico di 5 ettari nel distretto di Navacchio, destinato ad accogliere attrezzature per fonti di energia rinnovabile. Questo parco rende Cascina il primo comune ad avere normato la gestione urbanistica dell'implementazione di energia geotermica in modo strutturato".

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