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'Selve costiere di Toscana': il Parco chiede di ampliare la riserva Unesco

Presentato al Ministero il dossier preparato dall'Ente Parco di San Rossore per estendere la Riserva MaB riconosciuta dall'Unesco. Non ci saranno vincoli urbanistici per i comuni interessati, ma la possibilità di coordinare attività di valorizzazione

L'Ente Parco ha consegnato nei giorni scorsi al Ministero dell'Ambiente, presso gli uffici che gestiscono i rapporti con l'Unesco, il dossier con la proposta per ampliare i confini della esistente Riserva MaB ('Man and Biosphere'). Questo programma europeo individua aree marine e terrestri che gli Stati membri si impegnano a gestire nell’ottica della conservazione delle risorse e dello sviluppo sostenibile, col pieno coinvolgimento delle comunità locali. Dal 2004 il perimetro della riserva comprende Pisa, Viareggio, Vecchiano, San Giuliano e Massarosa.

La nuova candidatura 2015 segue quella proposta nel 2014 e comprende l'intesa anche politica tra l'Ente Parco e le amministrazioni comunali il cui territorio era già incluso, più le new entry inserite lo scorso anno, Calci e Collesalvetti, e quelle del 2015, Lucca e Capannori. Importante l'appoggio alla candidatura espresso formalmente dalla Scuola Superiore Sant'Anna, dal Centro di ricerche agro-ambientali 'Enrico Avanzi' e dal Museo di Storia naturale di Calci, oltre che da molte associazioni ambientaliste e culturali, istituti privati e persino imprenditori.

La 'selva' esistente fino a quest'anno comprendeva l'area del Parco naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, le frazioni di Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone, e una fascia di area marina di fronte alla costa a nord del fiume Arno. Nei progetti del Parco la nuova riserva dovrebbe raddoppiare la propria dimensione, arrivando a poco meno di 40mila ettari, con un aumento della complessità territoriale ed un mutamento della denominazione, che evidenzia la volontà di superare la dimensione locale legata principalmente al territorio dell'area protetta regionale.

Il territorio della possibile futura riserva 'Selve costiere di Toscana' unirebbe zone che condividono questioni importantissime, come il ruolo dell'agricoltura nella conservazione del paesaggio, la conservazione e valorizzazione dei complessi forestali, gli equilibri tra le componenti faunistiche e quelle vegetazionali. Il tutto unito anche da una rete di sentieri che sarà sviluppata nell’ambito dell’attività della Riserva stessa.

Tali aree resteranno comunque al di fuori dei confini del parco regionale e non sorgeranno dunque nuovi vincoli di tipo giuridico o urbanistico: la pianificazione rimarrà comunque di esclusiva competenza degli enti locali, secondo quanto previsto dalle norme nazionali in materia di gestione del territorio. Non si tratta quindi di un'estensione dei confini del Parco o delle sue competenze, ma di una gestione dei beni orientata allo sviluppo sostenibile e alla tutela della biodiversità, attraverso forme di partecipazione attiva delle realtà economiche e sociali del territorio.

Il dossier dovrà scontrarsi con altre proposte provenienti da varie parti d'Italia. "In questi anni – afferma il Presidente del Parco Fabrizio Manfredi – gli uffici, la Direzione e la Presidenza del Parco hanno portato avanti un confronto sia con i comuni i cui territori fanno storicamente parte di esso, sia con quelli confinanti, per condividere formalmente gli obiettivi e gli impegni di carattere generale richiesti dal Programma e dai documenti internazionali. La presentazione della candidatura a riserva MaB della 'Selve costiere di Toscana' è il coronamento di questo arduo percorso, ma testimonia anche la volontà politica di superare il contesto locale e iniziare a guardare alla gestione del territorio con una prospettiva di area vasta".

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