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Bollo auto dimezzato per le auto storiche (e non solo): quando è valida l'agevolazione

Tassa di possesso per auto e moto ridotta del 50% per auto e moto fra i 20 e i 29 anni di età. Però è necessaria l'iscrizione al registro storico: vediamo cosa è

Nella legge di bilancio 2019, approvata alla fine del 2018, che ha regolamentato l'emissione di CO2 con l'ecotassa, è inserita anche una voce riguardante il pagamento del bollo di auto e moto. L'agevolazione prevista dalla legge è riservata a pochi 'fortunati': i possessori di auto e moto di interesse storico e collezionistico di età da 20 a 29 anni dalla data di prima immatricolazione. Tutti i veicoli con più di 20 anni (e meno di 30) per cui è stato rilasciato il Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica dai registri ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI, pagheranno dal 2019 un bollo ridotto del 50%. Tassa dimezzata, dunque.

Bollo auto, le novità del 2019

Per il dimezzamento del bollo per tutte le auto in Italia dai 20 ai 29 anni di anzianità, il governo ha stanziato 2,05 milioni di euro, somma che secondo le prime stime non basterebbe a coprire il taglio. Secondo i dati più recenti in possesso dell'Automobile Club Italia queste auto sono 3.855.585, 286.215 in più rispetto al 2017 (il 9,8% del totale). La cifra di 2,05 milioni è stata calcolata a partire dalle 185mila vetture in Italia che hanno già il certificato di rilevanza storica, ma la platea di auto che ha diritto alla decurtazione è assai più ricca. Ad ogni modo, si tratta comunque di uno sgravio importante per auto e moto d'epoca ultraventennali, che dal 2015 non avevano diritto ad alcuna agevolazione. La norma precedente, infatti, aveva alzato da 20 a 30 anni la soglia per l'esenzione totale dal bollo (in altre parole: per gli "over 30" c'è l'esenzione totale dal bollo).

Come ottenere lo sconto

Prima di tutto è necessario avere il certificato di rilevanza storica. Quest'ultimo viene rilasciato da parte dei cinque registri ad oggi riconosciuti: ASI, Registro Storico Lancia, Registro Italiano FIAT, Registro Italiano Alfa Romeo, Registro Storico FMI. Questi enti richiedono una quota annuale di iscrizione ai club federati locali, mentre per le spese legate al rilascio del certificato bisogna poi sborsare una cifra che varia da club a club locale. Si tratta di 100-150 euro circa. Non solo.

Per avere la riduzione del bollo, la storicità del veicolo deve essere annotata sulla carta di circolazione. Per ottenerla bisogna dunque presentare alla Motorizzazione civile domanda di aggiornamento della carta di circolazione allegando l'originale e la fotocopia del certificato di rilevanza storica e collezionistica o del certificato di iscrizione; fotocopia della carta di circolazione; attestazione del versamento di € 9,00 sul c/c 9001; attestazione del versamento di € 14,62 sul c/c 4028. Aggiornare da sé la carta di circolazione costa circa 25 euro, mentre se si opta per uno studio di consulenza automobilistica quest'ultimo applicherà il proprio specifico tariffario.

Altre esenzioni

Per quanto riguarda invece le esenzioni totali, i fortunati saranno coloro che acquisteranno un’auto ibrida o auto elettrica. Difatti, per incentivare maggiormente l’acquisto di auto non inquinanti, anche attraverso l’ecobonus 2019, chi acquisterà un’auto ibrida nel 2019 non pagherà il bollo per 3 o 5 anni a seconda della regione e chi paga con bonifico o con altri particolari sistemi di pagamento, si avrà la possibilità di usufruire di uno sconto del 10%.

In alcuni casi, chi usufruisce della legge 104 può accedere all’esenzione dal pagamento del bollo auto. Sono esentati dal pagamento:

  • Non vedenti e sordi
  • Disabili con handicap psichico o mentale, titolari dell’indennità di accompagnamento
  • Disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni
  • Disabili con ridotte o impedite capacità motorie.

Esistono però dei limiti: lo sgravio fiscale riguarda un solo veicolo che rispetti i limiti di cilindrata previsti dalla legge: fino a 2.000 centimetri cubici per i motori a benzina e fino a 2.800 centimetri cubici per i diesel.

Oltre a quelle precedentemente citate, esistono anche altre tipologie di esenzioni. Ecco quali sono:

  • Veicoli d’epoca con più di 30 anni
  • Veicoli appartenenti a organizzazioni senza scopo di lucro (es. ambulanze, trasporto organi, etc.)
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