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Alberi abbattuti al Distretto 42: "Molti erano sani, manca chiarezza sulle motivazioni"

Diritti in Comune denuncia la "mancanza assoluta di trasparenza e di partecipazione della cittadinanza su questa operazione che ha portato all'abbattimento selvaggio di 83 su 92 alberature presenti"

L'ex Caserma Curtatone e Montanara torna sotto i riflettori del gruppo consiliare Diritti in Comune. L'area, ribattezzata Distretto 42, dopo le lunge vicissitudini a seguito della sua occupazione-sgombero, è al centro di un piano di recupero contestato dalla lista: questa volta il tema sono le alberature all'interno del parco. "A seguito della nostra richiesta di documentazione tecnica relativa all’abbattimento di quasi tutte le alberature nell’area di recupero avvenuta nelle prime settimane di novembre scorso, dopo avere riesaminato attentamente tutta la documentazione disponibile sul Piano di Recupero - annuncia la compagine - sia in fase di adozione sia di approvazione, continuiamo a rilevare delle difformità e/o incongruità fra i diversi documenti che compongono il progetto che non consentono di comprendere esattamente quale sia stata la motivazione all’abbattimento di 83 alberature sulle 92 presenti e censite nel Parco Andrea Gallo, all’interno dell’ex-distretto".

Secondo quanto raccolto, esclusi i 9 alberi centrali, ve ne erano "28 come indicati da abbattere dalla relazione agronomica", mentre invece "ne sono stati aggiunti altri 55, portando gli alberi da abbattere ed oggi effettivamente abbattuti ad un totale di 83 sui 92 presenti". "La relazione redatta dall’agronomo - insiste la lista - non dice affatto che solo 9 alberi potevano essere conservati, ma al contrario indica di mantenere 64 dei 92 alberi presenti, di abbatterne 28 perché malati e specifica gli interventi da fare su ogni albero da mantenere". L'indicazione del perché ciò sia avvenuto, secondo Diritti in Comune, potrebbe esumersi dalle "legende scritte in piccolo di alcune delle numerose tavole che compongono il progetto. In una tavola del Piano di Recupero adottato si trova, infatti, l’indicazione di ulteriori 23 alberi, oltre ai 28 malati, 'da rimuovere perché incompatibili con le opere di progetto'. Nella corrispondente tavola del Piano di Recupero approvato gli alberi sani da rimuovere diventano addirittura 55, qui con la motivazione 'alberi da rimuovere perché incompatibili con le opere di bonifica'. Di tali motivazioni all'abbattimento di alberi sani non c'è traccia negli altri documenti del progetto".

"Siamo convinti che sia il progetto a dover essere compatibile con le alberature esistenti di pregio, e non il contrario!", attacca la lista. "Denunciamo la mancanza assoluta di trasparenza e di partecipazione della cittadinanza su questa operazione che ha portato all’abbattimento selvaggio di 83 su 92 alberature presenti nel Distretto 42, e chiediamo i dovuti chiarimenti riguardo a questa procedura. E vista la mancanza di chiarezza dei documenti abbiamo richiesto un argomento in commissione per capire quali siano le reali motivazioni che hanno autorizzato ad abbattere quasi tutti gli alberi sani presenti, oltre i 28 previsti nella relazione agronomica".

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