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Ampliamento discarica Legoli, la lista civica: "Bocciato il progetto"

Secondo quanto affermato da Peccioli Libera e Udc, il progetto presentato dalla Belvedere spa andrebbe modificato: c'è attesa per comunicazioni ufficiali dell'ente provinciale

Sembra essere arrivato al capolinea, almeno per il momento, il progetto di ampliamento della discarica di Legoli, nel comune di Peccioli, al centro in questi ultimi mesi di aspre polemiche che hanno visto i cittadini schierati contro l'amministrazione comunale e la Belvedere spa, gestore dell'impianto di smaltimento.

Secondo la lista civica Peccioli Libera e Udc infatti, la provincia di Pisa avrebbe bocciato il progetto di ampliamento della discarica, dopo la Conferenza dei Servizi dello scorso giugno che doveva analizzare il progetto.

Ecco il comunicato di Peccioli Libera e Udc Peccioli.

A distanza di più di due mesi dalla Conferenza dei Servizi sul "Nuovo progetto di ampliamento della discarica di Legoli", finalmente  è stato approvato il verbale ed è stata chiusa la procedura di valutazione.
Stando a quanto riferito dall'Ufficio Ambiente, la Provincia di Pisa ha accolto gran parte delle osservazioni presentate dai cittadini - tra cui anche le nostre - e ha richiesto alla Belvedere Spa di riformulare il progetto di ampliamento della discarica di Legoli, che dovrà essere integrato in maniera sostanziale. Questo significa che il progetto di ampliamento della discarica di Legoli non è stato approvato, come invece hanno continuato a ripetere in maniera ossessiva in queste ultime settimane sia il signor Macelloni che il sindaco Crecchi.

Inoltre, in virtù del fatto che le integrazioni che la Belvedere Spa dovrà fornire sono sostanziali e non marginali, il procedimento di valutazione sarà azzerato. In pratica, una volta ricevuta la richiesta di integrazioni la Belvedere Spa avrà 45 giorni di tempo (più eventuali altri 45) per ripresentare il progetto con le integrazioni e le modifiche richieste, dopodiché dovrà darne formalmente comunicazione alla cittadinanza (pubblicazione sui giornali etc.) che avrà 60 giorni di tempo per prendere visione dei nuovi documenti e presentare nuove osservazioni. Al termine di questi 60 giorni vi sarà una nuova conferenza dei servizi che dovrà esprimersi in maniera definitiva: o l'ampliamento sarà approvato o sarà definitivamente rigettato.
In base alle informazioni da noi raccolte, le richieste principali avanzate dalla Provincia, sulla base delle indicazioni tecniche dei vari enti coinvolti (ARPAT, autorità di bacino, Provincia di Pisa etc.), dovrebbero essere queste:

1. Una rivalutazione complessiva della volumetria della discarica, dei tempi e delle modalità di conferimento dei rifiuti sulla base delle indicazioni del Consiglio Provinciale, che non ha autorizzato il conferimento dei rifiuti speciali e ha deciso che il conferimento dei rifiuti a Legoli dovrà essere proporzionale alle effettive quantità prodotte nell'ATO Toscana Costa e preventivamente approvato dalla Provincia stessa. In parole più semplici, si prevede un minor flusso di rifiuti da sversare nella discarica di Legoli dovuto all'impossibilità di conferire rifiuti speciali (la Belvedere Spa aveva previsto un minimo di 60.000 mc/anno) e al fatto che i quantitativi di rifiuti da conferire dovranno essere valutati e approvati periodicamente dalla Provincia in base alle effettive necessità. Ciò comporta tempi di riempimento della discarica più lunghi e, tra le altre cose, diverse modalità di ricoprimento dei rifiuti (ad esempio
ricoprimenti di tipo definitivo anziché temporaneo);

2. Valutazione dell'impatto ambientale di tipo aereo da rivedere e integrare perché carente;

3. Valutazione dell'impatto acustico da rivedere e integrare perché carente e inadeguata;

4. Valutazione della caratterizzazione geologica del terreno sotto la discarica da integrare con carotaggi diffusi su tutta l'area della discarica (non eseguiti dalla Belvedere Spa) poiché il progetto presentato non teneva conto della presenza di una faglia segnalata nelle carte provinciali;

5. Rivedere le modalità di depurazione dei percolati (valutare meglio il sistema proposto - la fitodepurazione - che potrebbe non essere in grado di fornire adeguate garanzie di efficacia).

Presto saranno comunque disponibili maggiori dettagli.

A conclusione, ci sembra importante sottolineare che la Provincia, l'ARPAT e gli altri enti hanno riconosciuto che le osservazioni presentate da noi di Peccioli Libera, dal consigliere provinciale dell'U.D.C. Maurizio Lucchesi e dagli altri comitati, erano in massima parte veritiere e fondate. In questo modo hanno di conseguenza smentito le dichiarazioni del signor Macelloni e del sindaco Crecchi, che in questi ultimi mesi hanno più volte cercato di denigrare il nostro operato, forse spinti anche dalla necessità di tranquillizzare i compagni di partito, gli azionisti, i creditori e gli operatori di borsa.

Ci sembra inoltre importante ricordare che il 7 Giugno scorso, con la sua solita arroganza, il signor Macelloni dichiarava al Corriere della Sera: "Non saranno quattro gatti che bloccheranno il progetto di ampliamento della discarica; c’è una conferenza dei servizi il 15 giugno e solo dopo sarà possibile dare un giudizio sul progetto, altrimenti sono solo chiacchiere. Quello che viene detto da pochissime persone è privo di ogni fondamento. Abbiamo presentato studi di tecnici specializzati ed esperti di alto livello. Le presunte contestazioni sono soltanto un’operazione furbesca e demagogica che porta al niente".

A distanza di tre mesi, oggi forse è più chiaro a tutti chi in questa vicenda - in mancanza di argomenti validi e seri - non ha saputo far altro che ricorrere alle offese personali, alla demagogia e alle "chiacchiere prive di fondamento".
Nonostante gli "esperti di alto livello", il fallito tentativo di far passare la richiesta di ampliamento sotto silenzio, le pressioni, le intimidazioni e le offese personali, questo ennesimo ampliamento della discarica di Legoli in prima istanza è stato bocciato. Con buona pace di chi diceva che le nostre contestazioni avrebbero "portato al niente".

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