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Bancarelle, Diritti in Comune: "Subito una soluzione, ma 'no' al rientro in piazza Duomo"

La coalizione di sinistra contro l'amministrazione comunale: "Si lascino perdere proclami e promesse irrealistiche e si lavori ad un progetto serio"

"La soluzione non può essere piazza Duomo. Si lascino perdere proclami e promesse irrealistiche, che non fanno altro che giocare con il lavoro dei bancarellai ed allontanano le vere soluzioni, e si cominci invece ad operare per un progetto serio, che tenga conto delle norme di legge e del contesto monumentale". Diritti in Comune (Ucic-Prc-Possibile) interviene nel dibattito sul futuro delle bancarelle di piazza Manin, dopo l'avvio del percorso in I Commissione consiliare che dovrà individuare la collocazione definitiva delle 44 attività commerciali 'sfrattate' anni fa da piazza dei Miracoli.

"Il riaprirsi del confronto con il Comune - scrive in una nota Diritti in Comune - ha fatto parlare di un possibile ritorno degli ambulanti in piazza del Duomo. Si tratta di una prospettiva quantomai anacronistica, anche in via temporanea, ed esclusa da tutti i vincoli di legge, come ha tenuto a ricordare il soprintendente Andrea Muzzi". 

"Purtroppo - prosegue la nota - quando nel 2013 si sono spostate le bancarelle fuori dalle mura è stata individuata in piazza Manin una soluzione transitoria e infelice che compromette un punto di vista privilegiato su Cattedrale e Torre e che, inoltre, non soddisfa nemmeno gli stessi operatori commerciali. Il problema dunque è tutt'altro che risolto. Il neo assessore al Commercio e alle Attività produttive, Paolo Pesciatini, da tempo ha aperto ad uno sciagurato ritorno delle bancarelle in piazza, chiedendo di tutelare il 'nostro commercio tradizionale, identitario' in barba ai vincoli di legge. Sulla tradizione e l’identità di quelle attività, che oggi mettono in vendita souvenir per la maggior parte 'made in Cina', nutriamo molte perplessità. Uno sfratto non è mai la soluzione: gli ambulanti non possono stare in piazza del Duomo, ma svolgono un'attività che assicura la sopravvivenza fisica di molte persone, dunque va trovata loro una collocazione".

Da qui la proposta della coalizione di sinistra. "Noi restiamo convinti - prosegue Diritti in Comune - della soluzione nella più volte richiamata Umi1, all’interno dell’area del Santa Chiara, con la realizzazione di una struttura dedicata con spazi di vendita da affidare mediante bando, privilegiando inizialmente la continuità con gli operatori attuali, ma che preveda elementi qualificanti: qualità del lavoro e qualità della merce. Per la ricollocazione temporanea delle bancarelle, in attesa della sistemazione della Umi1, è sicuramente più adeguata la soluzione di largo Cocco Griffi e aree limitrofe".

Quale che sia la soluzione definitiva, secondo Diritti in Comune "è comunque impensabile la chiusura di Porta Nuova che la Giunta Comunale dà per scontata in tutti i progetti presentati, costringendo di fatto i visitatori a passare dalle bancarelle prima di poter entrare in piazza dei Miracoli" perdendo però di vista "la dimensione storico-artistica della piazza che non è in alcun modo contemplata".

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