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Bando affitti di Pisa: contributo esteso anche a chi non presenta tutte le ricevute di pagamento

La nuova direzione vale per i bandi 2020 e 2021

La Giunta comunale ha approvato ieri, 7 maggio, un atto di indirizzo in cui accoglie la modifica dei criteri di erogazione del contributo ad integrazione dell’affitto, introdotto dalla delibera di Giunta regionale dell’8 marzo scorso, che consente ai Comuni di prescindere, nell’erogazione del contributo, dalla presentazione di tutte le ricevute di pagamento del canone. In pratica, grazie a questa decisione dell’Amministrazione Comunale di Pisa, i beneficiari del bando affitto per l’anno 2020 attualmente in fase di liquidazione potranno ricevere il contributo spettante calcolato in base alla quota prevista nel contratto d’affitto e non esclusivamente in base alle mensilità effettivamente pagate e documentate. Stessa modifica verrà applicata per il bando dell’anno 2021, che sarà pubblicato a breve, a causa del perdurare del periodo di crisi economica.

"Con questo atto di indirizzo - dichiara l’assessore alle politiche sociali e abitative Gianna Gambaccini - l’Amministrazione Comunale ha recepito rapidamente la proposta dalla Giunta regionale di estendere il bacino di utenza del bando affitto anche a coloro che non hanno presentato tutte le ricevute di pagamento, per venire incontro alle difficoltà economiche che stanno vivendo molti nuclei familiari anche a Pisa. A causa degli enormi danni economici prodotti dalla pandemia che si è protratta dal 2020 al 2021, molte famiglie hanno subito una drastica riduzione del proprio reddito e si sono trovate nell’impossibilità di provvedere per intero al pagamento dei canoni di locazione. Vista l’eccezionalità del momento, abbiamo deciso per le annualità 2020 e 2021, di non considerare rilevante il numero delle mensilità pagate e documentate, così da non penalizzare i richiedenti, soprattutto nell’ottica di prevenire e arginare il fenomeno della morosità e degli sfratti".

"Nel difendere la scelta dell'Amministrazione - aggiunge l’assessore - ci tengo ad aggiungere una nota di critica alle opposizioni politiche che in sede di seconda commissione consiliare si sono astenute e in un caso hanno votato contro l'introduzione della modifica prevista dalla Regione. Le stesse opposizioni che chiedono da un anno di intervenire con provvedimenti che sostengono le nuove povertà, proprio quando hanno l’occasione di contribuire in questo senso, sono i primi a tirarsi indietro".

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