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Bilancio comunale: no aumento imposte, ma la tassa di soggiorno c'è

Presentato il bilancio del Comune di Pisa per il 2012: i risultati soddisfano. Il merito? "Processo di risanamento del debito e riduzione dell'evasione fiscale" afferma il sindaco Filippeschi

Pisa sembra non risentire troppo delle conseguenze della crisi finanziaria. A confermare il quadro generale positivo è il nuovo  bilancio comunale, presentato dal sindaco Marco Filippeschi, che ieri sera ha esposto le nuove manovre, previste per il 2012. "Nonostante i tagli e  le operazioni economiche del Governo, che da quest'estate hanno peggiorato la situazione di parecchie città italiane, possiamo ritenerci soddisfatti. Non ci sarà nessun aumento delle tasse e i servizi pubblici rimarranno invariati". A parte l'adeguamento Istat (che però non sarà applicato alla refezione scolastica) tutto rimarrà uguale, anche l'addizionale Irpef sarà mantenuto allo 0,2%.

Per il sindaco i risultati ottenuti sono il frutto di un'accorta manutenzione finanziaria: "Abbiamo portato avanti un processo di risanamento del debito e una riduzione notevole dell'evasione fiscale. Il raggiungimento di questi obiettivi ha avuto benefici sull'economia comunale.  Ovviamente - continua Filippeschi - la causa contro l'evasione non è finita e chiederemo allo stato che i nuovi costi per la lotta fiscale non gravino ulteriormente sul Comune".

Filippeschi parla anche di nuovi investimenti: "Con le finanze cittadine siamo riusciti a sostenere l'importante spesa pubblica del progetto Piuss, adesso stiamo cercando di restringere i tempi su tutti i progetti per non perdere alcun investimento. Purtroppo con la crisi che c'è non si può fare meglio di così, ma in una situazione economica ottimale avremmo potuto fare  di più. Infatti nel prossimo consiglio comunale - conclude il sindaco Filippeschi - presenteremo una lista di cose che si sarebbero potute fare, avendo avuto ulteriori finanziamenti".

La giunta ha dei precisi doveri su come far quadrare i conti delle entrate e delle spese comunali. L'assessore al bilancio, Giovanni Viale, spiega quali saranno le maggiori manovre  economiche da portare avanti: "Quando il Governo ha deciso di togliere la tassa dell'ICI sulla prima casa, nessuno ha pensato con quale altra tassa sostituirla. La legge di stabilità ha prescritto tagli e riduzioni sull'indebitamento pubblico. Ridurre l'indebitamento implica alcune situazioni di disagio sociale e una delle consegenze principali è l'aumento degli sfratti".

Secondo Viale, Pisa deve sapersi muovere nel quadro economico generale: "Dal 1 Marzo 2012 introdurremo un'imposta di soggiorno, senza nessuna esenzione. Si prevede una tariffa massima di 2 euro per un massimo di cinque giorni consecutivi di permanenza. Il periodo in cui verrà adottata questa tariffa - conclude Viale - andrà dalla settimana antecedente alla Pasqua, fino alla prima domenica del mese di novembre 2012.

L'imposta di soggiorno arriverà massimo a 2 euro per i turisti che soggiorneranno in alberghi o residence di lusso, 1,50 euro per  le persone che alloggeranno in hotel dalle 2 alle 4 stelle  e infine 1 euro al giorno per chi starà in alberghi a 1 stella, campeggi e ostelli. "I soldi ricavati dalla tariffa - spiega l'assessore alle attività produttive Giuseppe Forte - verranno riutilizzati per valorizzare le iniziative  turistiche,  soprattutto nella bassa stagione". Una nuova collaborazione tra albergatori e Comune che porterà, a detta della giunta comunale,  controlli serrati sulle effettive strutture di ospitalità, per combattere gli affittacamere abusivi.

Le casse comunali avranno poi ulteriori entrate con un adeguamento all'inflazione delle tariffe e della TARSU, verranno inoltre adottate delle misure di modifica sui costi dei servizi individuali, a favore delle famiglie numerose, con a carico persone diversamente abili. Infine con il recupero dell'evasione, il Comune stima che le entrate  ammonteranno intorno ai 67 milioni di euro.

Per quanto riguarda le spese, che partono dai costi della gestione amministrativa, sociale e turistica fino ad arrivare ai costi per istruzione e trasporti pubblici, si stima che nel 2012 si spenderanno intorno ai 72 milioni di euro. Cifre che non sembrano essere preoccupanti e che, col tempo, a detta degli assessori, potrebbero ulteriormete migliorare.

 

 

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