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Caro parcheggi per i dipendenti del Santa Chiara: "La destra si rifiuta di ascoltare i sindacati"

Dopo la raccolta di quasi trecento firme contro gli aumenti per medici ed infermieri, i consiglieri di opposizione attaccano l'amministrazione

Continua lo scontro sull'aumento del costo più che triplicato dei parcheggi per medici ed infermieri dellospedale Santa Chiara. Dopo la raccolta di quasi trecento firme, molte delle quali di donne, della scorsa settimana contro questo aumento e la richiesta di un incontro con il Sindaco tra una delegazione di medici ed infermi, i consiglieri Marco Biondi (Pd), Matteo Trapani (Pd) e di Francesco Auletta (Diritti in Comune) fanno un duro attacco contro il no del Presidente della 1° Commissione Maurizio Nerini (Fdi) sull'ascoltare, su questa vicenda, i sindacati.

"Lo scorso 2 maggio - scrivono i consiglieri - abbiamo depositato in Prima Commissione la richiesta, con formula urgente, come previsto dal Regolamento del Consiglio comunale che impone la calendarizzazione dello stesso entro 20 giorni, del seguente argomento: 'Questione dei parcheggi per i dipendenti dell’Aoup intorno all’area del Santa Chiara: audizione delle organizzazioni sindacali'. Un tema sollecitato a più riprese dagli stessi lavoratori e lavoratrici a seguito della decisione del Comune e del Pisamo (società dello stesso Comune di Pisa), in accordo con l’Aoup, a seguito della fine della emergenza, di togliere tutta una serie di parcheggi limitrofi al luogo di lavoro per ridestinarli ai turisti, per incrementare le entrate, con pesanti disagi per gli stessi dipendenti. Già nel 2021 il Comune aveva provato a portare avanti questa azione e soltanto dopo le rimostranze delle minoranze in Consiglio comunale e dei lavoratori era stata fermata".

"Durante l’emergenza sanitaria - insistono - tutti hanno elogiato l’operato del personale sanitario e di tutto quello che gravita attorno all’ospedale di Santa Chiara, ma ora con l’avvicinarsi dell’estate la riconoscenza a chi ha combattuto in prima linea contro il Covid 19 viene messa in un cassetto e viene data più importanza ai soldi dei turisti. La cosa inaccettabile è che a distanza di un mese, in aperta violazione del Regolamento, il Presidente della prima commissione, l’esponente di Fdi Maurizio Nerini si rifiuta di calendarizzare l’argomento e di ascoltare i rappresentanti dei lavoratori e delle lavoratrici sostenendo che non è una questione che attiene al Comune ma ai rapporti tra Azienda e propri dipendenti".

Uno stop che per i consiglieri di minoranza rappresenta "un comportamento autoritario inammissibile, di fronte ad una censura nei confronti dei sindacati che non può e non deve passare sotto silenzio. E’ in atto una palese violazione dello stesso Regolamento del Consiglio comunale da parte di chi è convinto evidentemente che la commissione sia una casa propria e se ne disponga a piacimento. Il Comune e la Pisamo hanno assunto questa decisione e ne devono dare conto, per quanto di loro competenza. Ancora una volta questa maggioranza rifiuta il confronto e non spiega le proprie decisioni di fronte ai diretti interessati".

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